Shavlev: “In caso di incidenti a Sochi, non tutte le colpe ricadranno sugli organizzatori”

Shavlev: “In caso di incidenti a Sochi, non tutte le colpe ricadranno sugli organizzatori”
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Olimpiadi

Shavlev: “In caso di incidenti a Sochi, non tutte le colpe ricadranno sugli organizzatori”

A distanza di quasi quattro anni dal terribile incidente in cui perse la vita lo slittinista georgiano Nodar Kumaritashvili nel corso delle prove della gara olimpica di Vancouver, si torna a parlare nuovamente di sicurezza.

Vyacheslav Shavlev, nominato dal comitato organizzatore di Sochi 2014, supervisore delle discipline del budello, ha dichiarato all’emittente R-Sport che la nuova pista olimpica è tra le più sicure al mondo ma che tuttavia gli incidenti in gara non possono essere del tutto evitati, “Credo che non serva a nulla realizzare una pista di nuova generazione dotata di  tutti i dispositivi di sicurezza se poi gli atleti che prendono il via non dispongono dell’esperienza necessaria ad affrontare certi tracciati”.

Shavlev ha ribadito tale concetto proseguendo, “Penso che durante una manifestazione così importante la responsabilità relativa alla sicurezza debba essere imputata sia agli allenatori che schierano al via gli atleti, che agli organizzatori. Dal mio punto di vista posso dire con certezza che il budello olimpico è estremamente sicuro.”

Nonostante le parole incoraggianti del supervisore russo, circa lo standard di sicurezza del Sanki Olympic Sliding Center, molti atleti si sono lamentati per le condizioni del ghiaccio considerato troppo morbido e irregolare.

Inoltre, nella nuova pista olimpica sono stati inseriti tre tratti in salita per ridurre le velocità di punta, tenendole ben al di sotto dei 146 km/h che fece segnare Felix Loch a Vancouver 2010. Tuttavia, questi accorgimenti non hanno evitato i numerosi rovesciamenti che si sono manifestati nel corso delle prime prove del nuovo budello.

Da parte nostra, ci auguriamo che la morte del povero Nodar Kumaritashvili, sia servita da monito per allenatori ed organizzatori, e che incidenti di tale gravità non si verifichino in futuro mai più.

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