2008-2009: la stagione dei record

sommersi dalla neve
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2008-2009: la stagione dei record

Era dall’inverno 1950-51 che non si registravano precipitazioni nevose come quelle di quest’anno; e per un periodo così prolungato. Se uniamo questo al fatto che in montagna nella notte si raggiungono ancora temperatura sotto lo zero, si spiega come tante stazioni sciistiche abbiano prolungato la stagione di apertura degli impianti, segnando un record assoluto per la parte italiana della catena alpina.

Se nel 1951, era scesa più neve, gli sport invernali non erano ancora così diffusi e le stazioni sciistiche chiudevano tutte alla fine di febbraio. Quest’anno invece si batte ogni record e sembra non finire mai dato che sono ancora previsti abbondanti nevicate nelle giornate del 27 e del 28 aprile!
Come avevamo previsto su questo sito ad inizio stagione, è stata una stagione di abbondanti precipitazioni nevose. E, per fortuna, in alcuni casi ha segnato numeri importanti anche sul fronte economico. Dolomiti Superski, ad esempio, prevede di chiudere la stagione con un +5% di incassi ed oltre 150 milioni di passaggi.


Come scritto precedentemente, le stazioni sfruttano fino all’ultimo week end utile e chiuderanno non per mancanza di neve bensì per dare spazio alla stagione estiva. Andiamo a vedere nel dettaglio la tabella dei principali posticipi di chiusura:
- Montgenevre (Francia al confine con il Piemonte): fino al 26 aprile;
- La Thuile (Valle d’Aosta): fino al 26 aprile;
- Cervinia (Valle d’Aosta): fino al 3 maggio;
- Aprica (Lombardia): fino al 3 maggio anche se limitato ai week end;
- Bormio (Lombardia): fino al 26 aprile;
- Livigno (Lombardia): fino al 3 maggio;
- Santa Caterina Valfurva (Lombardia): fino al 3 maggio anche se limitato ai week end;
- Chiesa Valmalenco (Lombardia): fino al 26 aprile;
- Tonale (Lombardia): fino al 3 maggio;
- Madesimo (Lombardia): fino al 26 aprile;
- Cortina d’Ampezzo (Veneto): fino al 3 maggio;
- Madonna di Campiglio (Trentino-Alto Adige): fino al 26 aprile;
- Fedaia (Trentino-Alto Adige): fino al 3 maggio.


L’abbondante presenza di neve fa presagire un ulteriore incremento di uscite per gli appassionati dello sci alpinismo, uno sport che, ovviamente, non ha mai un giorno di chiusura. Quest’anno più che mai sarà però alto il pericolo di valanghe, in particolare all’arrivo dei primi innalzamenti di temperatura.

 

Godiamoci perciò questi ultimi giorni della più importante stagione sciistica della storia degli sport invernale. E, per gli appassionati delle uscite con NeveItalia, con un momento di emozione nel ricordare le tante gite (un record anche per noi): Jungfrau (lo splendido Sant’Ambrogio tra il glamour bondiano di Mürren e le discese di Wengen), La Thuile, Val Ferret, Monte Rosa, Tonale, Via Lattea, Dolomiti (con la mitica rifugiata e la settimana bianca), Laax, Sainkt Moritz e Diavolezza, Santa Caterina Valfurva, Cervinia e, per i pochi che hanno deciso di prolungare ancora, Stubai.

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