Azzurri a Yanqing per ripetersi, Pisoni racconta il segreto del suo squadrone "ma per le Olimpiadi..."

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Cesare Pisoni

Snowboardcoppa del mondo 24/25

Azzurri a Yanqing per ripetersi, Pisoni racconta il segreto del suo squadrone "ma per le Olimpiadi..."

Sabato e domenica la terza e quarta gara di Coppa del Mondo per lo snowboard alpino, con la nazionale italiana reduce dai trionfi di Coratti e Bormolini nell'opening di Mylin. A "Salotto Bianco", il direttore tecnico ha parlato di questo team incredibile che ha forgiato negli anni, con il rimpianto per i soli 4 posti a disposizione anche per i Giochi del 2026, allargando il focus alle discipline del freestyle dove Matteoli e i fratelli Tabanelli stanno facendo meraviglie.

Lo squadrone azzurro dello snowboard è reduce da un primo week-end di Coppa del Mondo da sogno, anche se ormai i ragazzi (e le ragazze) di Cesare Pisoni ci hanno abituati a serie di vittorie clamorose.

A Mylin, nei primi PGS e PSL della stagione (seguiti domani e domenica dai secondi, in quel di Yanqing), i trionfi di Edwin Coratti e Maurizio Bormolini, ma anche il primo podio di Gabriel Messner e la solita miriade di piazzamenti. Lo stesso direttore tecnico che ha “creato” questa fantastica nazionale, è intervenuto i giorni scorsi a “Salotto Bianco”, la trasmissione di approfondimento sulle discipline invernali curata e condotta da Dario Puppo e Massimiliano Ambesi e ha parlato dei segreti di un gruppo che punta a riprendersi anche la sfera di cristallo assoluta, dopo che il solo Benjamin Karl è stato in grado al termine del 2023/24 di togliere il trofeo più importante agli azzurri.

Innanzitutto vi dico che devo ringraziare i tecnici – le prime parole di Pisoni per “svelare” la sua squadra – Questo perchè è facile vincere con Moioli e Fischnaller, fuoriclasse assoluti delle rispettive discipline, ma questa è una vera squadra se pensiamo che ci sono qui in Cina 13 atleti e 11 di loro sono andati a podio in CdM, molti vincendo.

Tutto questo ci rende orgogliosi e pensiamo di aver creato una sorta di scuola italiana, specialmente nello snowboard alpino: voglio sottolineaere il podio di Messner a Mylin, per un ragazzo rimasto fermo due anni dopo un'operazione di ernia del disco e che ci faceva temere non potesse tornare ai livelli che aveva già mostrato meritandosi la squadra A; con sua forza di volontà c'è riuscito e i risultati del week-end sono lo specchio di quanto visto in allenamento”.

Max Ambesi ha posto la problematica di abbondanza in chiave olimpica, perchè questa nazionale pazzesca dovrà lasciare a casa, specialmente in ambito maschile, autentici campioni avendo solo una gara, il gigante parallelo, anche a Milano Cortina 2026. E naturalmente soli quattro pettorali a disposizione: “La soluzione ideale era quella di avere anche il PSL ai prossimi Giochi – ha raccontato il tecnico bergamasco – purtroppo non sarà cosi e mi dà molto fastidio, è un cruccio perchè dietro a questo aspetto ho discusso parecchio ma, nella Commissione CIO che decide, hanno optato per inserire il Dual Moguls nelle gare a Livigno, specialità nella quale non abbiamo una squadra.

I ragazzi dovranno giocarsi i 4 posti e poi una sola chance come gara, un vero peccato: prenderemo in considerazione i risultati di Coppa del Mondo, dando chiaramente il maggior peso a quelli più vicini alla competizione olimpica. Speriamo almeno che per i Giochi francesi del 2030, dove le nostre gare si terranno sul Monginevro, possano esserci due sfide per lo snowboard alpino.

Si parla anche di snowboard cross e di una Michela Moioli in gran forma verso il debutto stagionale della prossima settimana a Cervinia: “Michela ha valori di forza come mai prima e sulla neve si sente in gran forma, poi abbiamo inserito in squadra Lisa Francesia Boirai, classe 2008 subito a medaglia ai Mondiali juniores, una ragazza estremamente promettente e che portiamo subito in CdM. In allenamento abbiamo capito che ha fatto bene anche a Michela, la stimola tanto e gli aspetti motivazionali sono fondamentali”.

E le discipline del freestyle, letteralmente rinate e con grandissime prospettive verso Milano Cortina 2026, in particolare con ragazzi giovani di enorme talento? Lo scorso week-end a Pechino sono arrivati tre podi tra freeski e snowboard nei big air che hanno visto Ian Matteoli e Miro Tabanelli sfiorare il primo successo, con Flora Tabanelli di nuovo in top-3. “Matteoli è un fenomeno – dice in maniera limpidissima Pisoni sul ragazzo piemontese classe 2005 – E' figlio di Andrea, gran campione dello snowboard alpino che è stato anche nostro allenatore nel 2015, quando Fischnaller vinse i Mondiali.

Il papà l'ha portato sin da piccolo ad allenarsi sia nello snowboard freestyle, ma anche nello skate e fornendogli una formazione multidisciplinare che fa la differenza. Ian ha acquisito un controllo del corpo di altissimo livello e stiamo parlando di un 2005...

I fratelli Tabanelli? Dall'Appennino modenese allo Ski College di Pozza di Fassa sono cresciuti tantissimo, e pensare che Flora aveva iniziato con lo snowboard, prima di raggiungere il fratello: in poco tempo hanno raggiunto un livello a dir poco elevato, è una fortuna incalanare dei talenti in un'attività senza grandissimi numeri, ma che può trovare atleti che se sanno adattarsi alle situazioni più variabili... allora puoi dire di aver fatto bingo”.

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