Biathlon: arrivano Stroemsheim e Jeanne Richard nella Oberhof che ispira la staffetta italiana

Biathlon: arrivano Stroemsheim e Jeanne Richard nella Oberhof che ispira la staffetta italiana
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Biathlontop e flop

Biathlon: arrivano Stroemsheim e Jeanne Richard nella Oberhof che ispira la staffetta italiana

Sono due giovani i protagonisti della nuova puntata di Top e Flop di Neveitalia.it per quanto riguarda la tappa di Oberhof della Coppa del Mondo di Biathlon, ma un capitolo a parte meritano l'armata francese al femminile e Zeni, Bionaz, Hofer e Giacomel che riportano gli azzurri sul podio.

TOP

Mancava all'appello il terzo componente della magica nidiata 1997 del Biathlon norvegese, Sturla Holm Laegreid e Johannes Dale nelle scorse stagioni hanno messo in fila vittorie in Coppa del Mondo e podi mondiali o olimpici mentre Endre Stroemsheim era fermo alla IBU Cup conquistata agevolmente nella scorsa stagione. Ora il ventiseienne norvegese è definitivamente atterrato a pieno titolo nel grande circuito: anticipati dal secondo posto nella Pursuit di Lenzerheide arrivano a Oberhof il terzo posto nella Sprint e la prima vittoria nell'Inseguimento che lo proiettano al terzo posto di una classifica generale che continua a sembrare il registro del campionato norvegese. 

Il biglietto da visita recita 21 anni, che diventeranno 22 ad aprile, e 3 medaglie d'Argento agli ultimi Campionati Mondiali Junior; Jeanne Richard ha all'attivo solo 16 gare in IBU Cup dove in questa stagione è salita tre volte sul podio con una vittoria ma il suo esordio in Coppa del Mondo, ad Oberhof, è stato eclatante. Ottava nella Sprint con il 100% al tiro e, a dimostrazione che non si trattasse di una coincidenza, il nono posto nell'Inseguimento con il 90%. Per trovare qualcosa di simile bisogna tornare a marzo 2013 e scomodare un nome importante come Laura Dahlmeier che all'esordio ottenne il settimo posto nella Sprint di Oslo seguito dalla decima posizione nell'Inseguimento. Se son rose fioriranno.

Parlando di Richard non si può non spendere una parola sull'inizio di stagione della valanga francese al femminile che ha travolto il circuito di Coppa del Mondo. Sette vittorie su dieci prove individuali svolte con tre vincitrici (Lou Jeanmonnot 2, Justine Braisaz 4, Julia Simon 1) con altri tre podi aggiungendo anche Sophie Chauveau al conto, la squadra francese a Oberhof ha piazzato 5 atlete nelle prime 10 della Sprint, 4 nelle prime 8 dell'Inseguimento e si è presa il lusso, scontato, di imporsi nella Staffetta. L'età media è piuttosto bassa, Simon e Braisaz, le due senatrici, hanno ventisette anni fanno pensare a tempi felici al di là delle Alpi.  

Oberhof, 5 gennaio 2012: ultima vittoria nella staffetta maschile del quartetto italiano composto da Christian De Lorenzi, Markus Windisch, Dominik Windisch e Lukas Hofer.
Oberhof, 7 gennaio 2018: ultima volta di una staffetta italiana al secondo posto con Thomas Bormolini, Lukas Hofer, Dominik Windisch e Thierry Chenal.
Oberhof, 15 gennaio 2011: Thomas Bormolini, Lukas Hofer, Tommaso Giacomel e Dominik Windisch colgono l'ultimo podio italiano nella prova a squadre maschile.
Non poteva che essere Oberhof il palcoscenico del ritorno sul podio della staffetta italiana: un terzo posto ottenuto con grande determinazione nonostante prime fasi piuttosto penalizzanti da Elia Zeni, Didier Bionaz, Lukas Hofer e Tommaso Giacomel. Il trentaquattrenne capitano, unico presente in tutti i podi sopra citati, con un poligono in piedi da manuale riporta l'Italia in corso e nell'ultima frazione, sempre al poligono in piedi, Tommaso Giacomel è devastante di fianco a un Sebastian Samuelsson che va in confusione. Quinti a Ostersund, quarti a Hochfilzen, terzi a Oberhof: l'Italia è la mina vagante della staffetta maschile e non perdona errori.

 

Flop

Emilien Jacquelin è in rottura prolungata. Il campione del mondo della Pursuit a Pokljuka in tutta la stagione ha ottenuto solo il sesto posto nell'Inseguimento di Hochfilzen e poi, ostaggio di un tiro totalmente errabondo, ha inanellato risultati sconcertanti chiusi a Oberhof con un trentasettesimo posto nella Sprint (2/5 nel tiro in piedi) e il ventunesimo nell'Inseguimento. Quattro giri di penalità, due per poligono, in staffetta hanno per il momento segnato la parola fine con il ventottenne francese che farà ora un giro in IBU Cup.

Dopo un rincuorante terzo posto nella Mass Start di Lenzerheide, il nuovo anno di Hanna Oeberg è deludente come gran parte della stagione. A Oberhof la svedese ha chiuso la Sprint al cinquantaduesimo posto con un 6/10 al tiro, un po' meglio è andato l'Inseguimento dove è risalita fino al ventesimo posto ma la sua prestazione al tiro in staffetta, con un giro di penalità a terra, ha dato la dimensione della confusione nella quale versa la campionessa del mondo in carica della Mass Start e della 15 km

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