Biathlon: Julia Simon è MVP ad Hochfilzen, ma che Tommaso Giacomel!

Biathlon: Julia Simon è MVP ad Hochfilzen ma che Giacomel!
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Biathlontop e flop

Biathlon: Julia Simon è MVP ad Hochfilzen, ma che Tommaso Giacomel!

Nella seconda tappa della Coppa del Mondo di biathlon abbiamo assistito alle ottime prove dei quartetti italiani nelle due staffette e ad una dimostrazione di solidità di Tommaso Giacomel, che fornisce buoni segnali per il futuro. I nostri top e flop.

Conferme, sorprese e delusioni arrivano, come sempre, dalla tappa di Hochfilzen della Coppa del Mondo e vanno ad arricchire questo secondo appuntamento con la rubrica settimanale dei Top e Flop del massimo circuito.


TOP

Julia Simon (3. SP, 1. PU, 1.RL). Se la ventiseienne francese trova confidenza al tiro diventa un osso duro da battere per tutte. Dopo aver vinto l'Inseguimento a Kontiolahti con un 20/20, Julia Simon si ripete a Hochfilzen partendo dal terzo posto della Sprint e balza in testa alla classifica generale della Coppa del Mondo. Se poi trova anche il 10/10 nella staffetta e la vince praticamente da sola prendendosi il lusso di battere in ultima frazione Elvira Oeberg e Denise Herrmann, il riconoscimento di MVP non può che andare alla francese che in stagione ha il 100% al tiro a terra e il 90% in piedi contro l'84% e il 78% rispettivamente della scorsa annata.

Anamarija Lampic (5. SP). Una citazione che è una speranza. L'ingresso della buona fondista slovena nel massimo circuito è dirompente. Nella Sprint, su 7.5 km, Lampic rifila sugli sci mezzo minuto a Elvira Oeberg nell'ultima stagione considerata inavvicinabile al punto che le migliori le rendono almeno 15 secondi sulla stessa distanza. Questa prestazione le consente, dopo il sorprendente 5/5 a terra di percorrere tre giri di penalità al poligono in piedi e pur sempre chiudere al quinto posto. La rinuncia all'Inseguimento impedisce di avere conferme ma la prestazione nella Staffetta ribadisce che il massimo circuito del Biathlon verrà sconvolto dalla slovena. E' vero che nella terza frazione incappa in due giri di penalità nella sessione in piedi ma sugli sci rifila, su 6 km, 26 secondi a Hanna Oeberg e 39 a Marketa Davidova. Se solo Ricco Gross riuscirà a plasmare l'acerba tecnica di tiro ne vedremo delle belle

Le staffette azzurre (9. RL M, 3. RL F). Giunte a Hochfilzen con prospettive diverse i due quartetti azzurri convincono per la solidità della loro prestazione. In campo maschile, Didier Bionaz (0+1), Tommaso Giacomel (0+0), David Zingerle (0+1) e Daniele Fauner (0+2) sono con l'Austria i più precisi al tiro e l'esordiente Daniele Fauner, in ultima frazione, si ritrova a battagliare per la sesta piazza chiudendo poi al nono posto. Non può passare sotto silenzio l'ottima seconda frazione di Tommaso Giacomel analizzata più sotto. 

In campo femminile Rebecca Passler (0+0), Dorothea Wierer (0+0), Samuela Comola (0+1) e Lisa Vittozzi (0+3) salgono sul terzo gradino del podio emergendo, a loro volta, come le più precise al tiro. In ultima frazione Lisa Vittozzi si concede il lusso di raggiungere e superare Denise Herrmann.

Tommaso Giacomel (20. SP, 9. RL, 6. PU). Il classe 2000 di Imer dopo una partenza non troppo convincente in quel di Kontiolahti fornisce in staffetta e nell'Inseguimento due prestazioni che mettono a fuoco tutte le sue potenzialità se si allineano il suo talento e le componenti tecniche. Nella seconda frazione della Staffetta, riceve il testimone da Bionaz in undicesima posizione a 26 secondi dalla testa della gara e si concede il lusso di non utilizzare alcuna ricarica e di rifilare 20 secondi a Martin Ponsiluoma e 32 al norvegese Filip Andersen portando l'Italia in testa a metà gara. Per lui una frazione centrale da 19.09.6 superata solo, per quello che può valere il paragone dalla terza frazione di Johannes Boe in 18.45.1 con il resto del mondo a un buon mezzo minuto. 

Giacomel si ripete nell'Inseguimento partendo dalla ventesima posizione della Sprint. Commette due errori, uno per ogni poligono in piedi, ma fa segnare il miglior range time della compagnia e il quinto parziale della prova di Inseguimento risalendo fino al sesto posto in classifica che gli fa vivere la prima flower ceremony della carriera con il suo miglior risultato. Se son rose fioriranno e la primavera è già inoltrata. 

Sturla Holm Laegreid (3. SP, 1.RL, 2.PU). E' ovvio come il MVP in campo maschile sia stato Johannes Thingnes Boe con le due larghe vittorie nelle gare individuali e la frazione che ha spaccato la gara nella staffetta ma mettetevi nei panni di Laegreid. Il giovane, ha 4 anni di meno di Boe, scudiero, come si ama chiamarlo su queste pagine, nelle ultime 10 gare di Coppa del Mondo ha come peggior risultato un sesto posto, nell'Individuale che ha aperto la stagione a Kontiolahti. Altrimenti Laegreid è sempre salito sul podio; in questa stagione è in striscia aperta di quattro con i secondi posti nella Sprint e nell'Inseguimento finlandesi, il terzo posto nella Sprint di Hochfilzen e il secondo posto nella Pursuit. In estate il venticinquenne di Baerum aveva lanciato il guanto di sfida per la sfera di cristallo e le sue prestazioni sarebbero all'altezza solo se.... Solo se non ci fosse il cannibale Johannes Boe che, nonostante i risultati di Laegreid, dopo 5 gare ha già 64 punti di vantaggio in classifica generale, quasi una gara.

 

FLOP

Hanna Oeberg (6. SP, 7. PU). In estate era accreditata dai più come pronta per lottare con le norvegesi Roeiseland e Eckhoff, peraltro assenti ora dal circuito, per la sfera di cristallo e la vittoria nella 15 km che ha aperto la stagione aveva confermato le attese. Eppure da quel momento alla svedese sembra, come si dice da queste parti, sempre mancare un soldo per fare una lira cioè un risultato convincente. E il soldo che manca bisogna cercarlo nei poligoni. A Hochfilzen li ha frequentati, compresa la staffetta, otto volte raccogliendo sei errori a terra e cinque in piedi; decisamente troppi per lottare per l'obiettivo grosso al punto che dopo 5 gare si trova con 90 punti, una vittoria, da recuperare a Julia Simon al settimo posto in classifica. 

Tarjei Boe (39. SP, 16. PU). Mai il fratellone di Johannes aveva avuto un inizio di stagione di così basso profilo: dopo 5 gare il suo miglior risultato è il nono posto nell'Inseguimento di Kontiolahti mentre dal 2010, anno del suo ingresso in società, escludendo due stagioni nelle quali non era ai nastri di partenza delle prime tappe, Tarjei nelle prime gare della stagione non aveva mai fatto peggio del sesto posto nella Sprint del dicembre 2014 a Hochfilzen e aveva collezionato in 10 stagioni 5 vittorie e undici podi. A Hochfilzen, il trentatrenne norvegese, escluso dalla staffetta a favore di Filip Andersen, ha sparato con il 60% nella Sprint dove sugli sci si è preso un minuto dal fratello mostrando segni di ripresa nella Pursuit ma non ancora sufficienti a considerarlo recuperato.

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