È guerra nella squadra maschile russa. Tikhonov: "Garanichev, Lapshin e Malyshko fuori dal team"

È guerra nella squadra maschile russa. Tikhonov: 'Garanichev, Lapshin e Malyshko fuori dal team'
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È guerra nella squadra maschile russa. Tikhonov: "Garanichev, Lapshin e Malyshko fuori dal team"

Ennesimo psicodramma all'interno del biathlon russo. Nelle ultime ore la squadra maschile si è letteralmente spaccata poiché tre atleti di grido hanno apertamente attaccato il capo allenatore Aleksander Kaspiarovich, difeso invece dal presidente federale Aleksander Tikhonov che ha annunciato l'espulsione dei dissidenti.

È stato Dmitry Malyshko a dare fuoco alle polveri. Ieri, al termine dell'inseguimento, ha dichiarato: "L'intera stagione per me è stata disastrosa, non sono per niente contento. Non c'è una gara in cui abbia giustificazioni per le mie performance, quindi il problema è stata la preparazione.

Sto prendendo in considerazione l'ipotesi di allenarmi in autonomia. Ho parlato con Anton Shipulin, che ha già fatto questa scelta, ma non andrò nel suo gruppo di lavoro. Non sarebbe funzionale perché se ci si allena in 10 o 15 persone è chiaro che non ci si possa aspettare risultati".

Queste parole sono state solo l'avanguardia della tempesta poiché dopo la mass start odierna Evgeny Garanichev e Timofey Lapshin hanno attaccato ancor più duramente.

Garanichev: "Non mi allenerò più con Kaspiarovich e così faranno Malyshko e altri atleti. I suoi metodi non sono fatti per noi. Non so con chi lavorerò, ma c'è tempo per decidere. Ho tentato di parlare con Kaspiarovich, ma lui ha detto che non gli interessa e che posso scegliermi il tecnico che preferisco".

Lapshin: "Neppure io mi allenerò con Kaspiarovich, abbiamo visto come funzionano le cose nelle altre nazioni: c'è dialogo. Noi invece abbiamo una specie di dittatura. L'atleta deve avere fiducia nell'allenatore e viceversa. Ho visto come lavorano negli altri Paesi, ogni atleta lavora a seconda dei suoi bisogni, noi invece abbiamo un metodo che deve essere uguale per tutti".

Secondo fonti russe i biathleti in rotta con Kaspiarovich sarebbero cinque e fra di essi vi sarebbe anche Alexey Slepov. I dissidenti avrebbero scritto una lettera al presidente federale Aleksander Kravtsov.

Negli ultimi minuti Alexander Tikhonov, responsabile per le squadre russe di Coppa del Mondo, ha annunciato di aver riunito i dissidenti e di averli espulsi dal team dichiarando: "Gli atleti sono soldati, è lo stato che li finanzia. Cosa pensano di fare? Pensano di essere tanto intelligenti da allenarsi da soli? Bene, allora che si paghino da soli gli allenamenti come fa Mäkäräinen!"


Insomma, la stagione agonistica internazionale è appena terminata, ma i "fuochi d'artificio" non mancheranno di certo anche nelle prossime settimane poiché la vicenda è lungi dall'essere terminata.

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