Gerald Hönig: "Su Gössner sono pessimista, l'incidente ha lasciato strascichi psicologici"

Il tecnico, intervistato dallo Stuttgarter Zeitung, è stato molto esplicito: "Le mie aspettative su Miriam si sono abbassate parecchio, la caduta in mountain bike ha lasciato un segno anche nella sua testa.

Ho notato che dopo l'incidente sono sparite la sua nonchalance, la sua impudenza, la sua spensieratezza e la sua spavalderia. Si è visto soprattutto a Oberhof, era molto più timorosa e insicura. Questo atteggiamento è emerso anche a causa della caduta patita durante la staffetta.

Si deve essere realisti. Miriam è stata completamente fuori per 9 mesi, quindi bisogna aspettare un anno e mezzo prima che possa ritornare alla sua forma migliore. Posso dirvi che una Miriam Gössner incapace di essere performante, non verrà fatta gareggiare.

Penso questa politica abbia più senso che mandare in pista un'atleta di successo costretta a fare l'esperienza di non riuscire a raggiungere il proprio reale livello".

Dunque Gerald Hönig ha fatto capire a chiare lettere di non aspettarsi grandi risultati da Gössner, capace nell'arco della sua carriera di vincere 3 gare e salire 9 volte sul podio nella Coppa del Mondo di biathlon oltre ad aver sfiorato una medaglia iridata nello sci di fondo.

Anzi, il tecnico teutonico ha alimentato l'ipotesi che la ventiquattrenne bavarese possa faticare al punto tale da non avere un livello di competitività adeguato per la Coppa del Mondo (il che, nella squadra tedesca femminile attuale, significa non essere neppure in grado di lottare per la zona punti).

Se le fosche previsioni di Hönig dovessero essere confermate, non resta che sperare di rividere la vera Gössner nel 2015-'16.