Il Mondiale di Lisa Vittozzi, le 4 medaglie azzurre con la sua firma: "Volevo migliorare Oberhof, ci sono riuscita"

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Il Mondiale di Lisa Vittozzi, le 4 medaglie azzurre con la sua firma: "Volevo migliorare Oberhof, ci sono riuscita"

Con l'argento nella mass start di chiusura, dietro ad una straripante Braisaz-Bouchet (al primo titolo iridato a livello individuale), la sappadina sale a quota 12 medaglie ai Mondiali come Wierer, che oggi ha chiuso la stagione che per Lisa proseguirà con il grande obiettivo della sfera di cristallo assoluta. Johannes Boe nel mito con il ventesimo oro.

Con le partenze in linea è terminato un campionato del mondo che per l'Italbiathlon ha un nome ben stampato in copertina, quello di Lisa Vittozzi.

A quasi 29 anni, la campionessa di Sappada è arrivata all'apice della carriera, con il coronamento di tutto che potrebbe essere rappresentato dalla conquista, tra poche settimane, di una Coppa del Mondo che Lisa si giocherà fino all'ultima gara, nelle ultime tre tappe in un confronto bellissimo con Tandrevold, Simon e Braisaz-Bouchet. Proprio le francesi sono state, assieme a Vittozzi, le protagoniste assolute a Nove Mesto in campo femminile, trascinando la compagine transalpina alla vittoria del medagliere davanti alla Norvegia.

Un successo clamoroso, con la sola Individuale che ha visto l'azzurra tingersi d'oro, che non è stata conquistata dall'Equipe de France che oggi ha festeggiato il primo titolo iridato (in una gara individuale) di Justine Braisaz-Bouchet. La fuoriclasse di Les Saisies è stata imprendibile anche per una Vittozzi splendida sugli sci e perfetta al tiro (ha chiuso questo Mondiale con un irreale 69/70 al poligono nelle quattro prove singole), con lo “zero” proprio come la vincitrice.

Sì, è davvero il giorno perfetto – le prime parole di Braisaz-Bouchet ai microfoni di Eurosport – Ora mi manca un po' di sonno, ma oggi mi sono divertita in pista e quando ho chiuso l'ultimo bersaglio, beh... mi veniva solo da sorridere, ho pensato alla mia bambina e a mio marito, credo sia stata la mia miglior gara di sempre, anche più della mass olimpica”.

Le quattro medaglie azzurre portano tutte la firma di Lisa Vittozzi, che ha conquistato l'oro nell'Individuale e tre argenti, dall'Inseguimento alla Mass odierna, passando per la Single Mixed con Tommaso Giacomel; per la sappadina sono 12 podi a livello di campionati del mondo (7 in staffetta e 5 individuali), esattamente come Dorothea Wierer che oggi ha chiuso anzitempo la sua difficile stagione, piazzandosi ventesima (con una caduta nel primo giro).

Questi Mondiali sono stati molto soddisfacenti per me - ha commentato Vittozzi nel post gara tramite l'ufficio stampa FISI - Quella di oggi è la quarta medaglia, quando ho detto “voglio migliorare il Mondiale di Oberhof” sono stata un po' ambiziosa, però a conti fatti ho avuto ragione. Il motivo per cui sono qui è perché non ho mai mollato e ci ho sempre creduto. Ho cercato di gestire la gara al meglio al poligono, con il mio passo è arrivato il risultato. Chiaro che le medaglie vinte in precedenza hanno aiutato a togliere la pressione di dover vincere per forza oggi.

Mi sono gustata il Mondiale, soprattutto l'ultimo giro di questa mass. Ci sarà ancora un mese tosto di gare, adesso penso solo a riposarmi un po'”.

In campo maschile le cose non sono andate altrettanto bene, in generale a partire dalla delusione della staffetta ieri, chiudendo con il 15° posto di Tommaso Giacomel e il 20° di Lukas Hofer nella gara di chiusura che ha portato sempre più nella leggenda del biathlon Johannes Thingnes Boe. Con il ventesimo titolo mondiale (10 individuali, 10 con le staffette), il fenomeno norge ha raggiunto il connazionale Ole Einar Bjoerndalen. Assurdo.

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