Irina Starykh: "Niente appello, ma l'Epo era nei cosmetici e non l'ho assunta intenzionalmente"

Irina Starykh: 'Niente appello, ma l'Epo era nei cosmetici e non l'ho assunta intenzionalmente'
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Irina Starykh: "Niente appello, ma l'Epo era nei cosmetici e non l'ho assunta intenzionalmente"

Dopo l'annuncio della squalifica per 2 anni di Irina Starykh, trovata positiva all'Epo ricombinata in un controllo effettuato il 23 dicembre, è stata resa pubblica la lettera inviata all'Ibu dall'atleta in marzo.

La russa si è assunta tutta la responsabilità di quanto avvenuto, dichiarando però di non avere assunto consapevolmente la sostanza. La spiegazione fornita da Starykh è che l'Epo è entrata nel suo corpo tramite una serie di iniezioni di un cosmetico chiamato Laennec, consigliatole da alcuni amici.

L'ormai ventisettenne ha dichiarato che iniziò il trattamento con il Laennec, usato per portare benefici alla cute, allo scopo di migliorare il proprio aspetto estetico in relazione alla sua visibilità mediatica maggiore rispetto al passato.

In conclusione Starykh ha spiegato il tutto come una sua leggerezza, specificando di non aver consultato alcun medico. Inoltre, a meno di ripensamenti, non dovrebbe presentare appello contro la decisione dell'Ibu

Quelli esposti finora sono i fatti. Di seguito l'opinione sulla vicenda di chi scrive.

Ci sono un paio di passaggi interessanti nella lettera inviata da Starykh all'Ibu, ovvero "i miei risultati all'epoca erano molto buoni e non avevo bisogno di migliorarmi con l'Epo" e "ho agito senza aver consultato né il mio medico di base, né i medici del team russo".

Come si suol dire, excusatio non petita accusatio manifesta, soprattutto nel passaggio in cui si solleva preventivamente qualsivoglia medico dalla responsabilità dell'accaduto. Storia già vista in Russia nel 2009, ai tempi del triplice caso Yaroshenko, Akhatova, Iourieva. 

Yaroshenko fu l'unico ad ammettere l'uso di doping, dichiarando di aver fatto tutto da solo. Fu anche l'unico a venire riabilitato dalla federazione e a venire inserito nei quadri tecnici dopo il ritiro. Viene da pensare che il sistema abbia detto "Caro atleta, dichiara di aver fatto una stupidaggine tutto da solo, copri chi ti ha aiutato e noi in cambio ti copriremo le spalle nel tuo futuro".


Sia chiaro, questa è solo una chiave di lettura personale basata sull'esperienza del recente passato, quindi opinabile e non necessariamente aderente alla realtà. 

I fatti nudi e crudi dicono semplicemente che Starykh

- si è assunta la responsabilità dell'assunzione di Epo
- non è stata seguita da alcun medico
- è stata squalificata per 2 anni
- non farà appello

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