Lotta al doping nel biathlon. Il migliore è il Canada, maglia nera alla Repubblica Ceca

Lotta al doping. Lo scorso anno nel biathlon 2.338 controlli, ma in Repubblica Ceca...
Info foto

Getty Images

BiathlonBiathlon - Doping

Lotta al doping nel biathlon. Il migliore è il Canada, maglia nera alla Repubblica Ceca

Nei giorni scorsi la Wada ha pubblicato il proprio rapporto annuale riguardo la lotta al doping. I dati si riferiscono all'anno solare 2013 e il biathlon è uno degli sport invernali con più test. Solo hockey ghiaccio e speed skating hanno avuto più controlli.

Complessivamente si contano 2.338 test, 2.244 sulle urine e 94 sul sangue, 817 tenuti da organismi internazionali (Ibu e Wada) e 1.521 dalle varie agenzie antidoping nazionali, sui cui val la pena di concentrarsi. 

La nazione che ha effettuato più controlli è la Russia con 709 (705 sulle urine e 4 sul sangue) seguita dalla Germania a 106 (97 e 9) con il Canada terzo a 87 (70 e 17).

Nel dettaglio, questo è il numero controlli effettuati dalle agenzie nazionali sui biathleti dei principali movimenti.

TEST ANTIDOPING COMPLESSIVI
(AGENZIE NAZIONALI)
709 - Russia
106 - Germania
87 - Canada
65 - Polonia
51 - Stati Uniti
41 - Norvegia
41 - Svezia
34 - Finlandia
31 - Austria
25 - Italia
24 - Svizzera
23 - Francia
18 - Rep.Ceca
10 - Bielorussia
10 - Slovenia

 

Questi numeri però non dicono tutto, poiché come è noto i controlli fondamentali per una credibile lotta al doping sono i cosiddetti OOC, quelli effettuati lontano dalle competizioni, ovvero durante i periodi in cui l'eventuale malfattore va ad assumere le sostanze proibite.

Al riguardo i numeri cambiano come segue.

TEST ANTIDOPING LONTANI DA COMPETIZIONI
(AGENZIE NAZIONALI)
250 - Russia
89 - Germania
59 - Canada
43 - Stati Uniti
31 - Polonia
31 - Svezia
31 - Austria
25 - Norvegia
21 - Svizzera
19 - Italia
19 - Finlandia
13 - Francia
10 - Slovenia
9 - Bielorussia
0 - Rep.Ceca

 

Il dato più eclatante riguarda il comitato ceco antidoping che, nell'arco di tutto l'anno solare 2013, non ha mai testato un proprio biathleta lontano dalle competizioni. Questo non significa che i cechi non abbiano subito controlli a sorpresa (l'Ibu ne ha complessivamente condotti 217 e la Wada 96, quindi verosimilmente anche su boemi e moravi), ma si deve prende atto di un lassismo in materia da parte dell'agenzia ceca.

Al contrario, alla luce dei numeri, si può affermare che il Canada è la nazione in cui nel biathlon la lotta al doping viene condotta con più serietà. Certo la Germania e soprattutto la Russia hanno condotto più test, ma anche per una questione di vastità del movimento e quindi di un maggior numero di atleti da controllare.

Peraltro i canadesi sono gli atleti ad aver subito il maggior numero di controlli sanguigni lontano dalle competizioni, ben 17. Seguono la Germania a 9 e la Russia a 4. Per la cronaca, solo altre tre nazioni hanno effettuato test OOC sul sangue: Svizzera (3), Svezia (1) e Francia (1).

Val la pena di sottolineare come nelle scorse settimane il canadese Jim Carrabre abbia lanciato la sua candidatura alla presidenza dell'Ibu, facendo della "trasparenza" in matera di doping e non solo uno dei suoi cavalli di battaglia.

Attenzione. Serietà e lassismo non sono necessariamente sinonimo rispettivamente di pulizia e furto. Negli anni '80 i laboratori della Germania Est e Unione Sovietica conducevano parecchi test, e quasi tutti risultavano negativi nonostante il doping di stato, perché i campioni venivano prelevati in momenti propizi.

Tuttavia le tabelle Wada possono fornire constatazioni su quanto siano strette le maglie dell'antidoping nazionale e i dati del 2013 sono quelli che vi abbiamo appena fornito.

3
Consensi sui social