La Coppa del Mondo 2024/25 di biathlon ai nastri di partenza: da Kontiolahti a Oslo, nove tappe per un sogno

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La Coppa del Mondo 2024/25 di biathlon ai nastri di partenza: da Kontiolahti a Oslo, nove tappe per un sogno

Sabato 30 novembre prenderà il via dalla località finlandese la Coppa del Mondo 2024/25 di biathlon. Sale l’attesa per rivedere in pista tutti i big del circuito e capire chi potrà ambire alla sfera di cristallo, lo scorso anno conquistata da Lisa Vittozzi, assente per l'opening, e Johannes Boe. Nove tappe, dalla Finlandia a Oslo, oltre ai Mondiali di Lenzerheide, per una stagione preolimpica che si prospetta più intrigante che mai.

Kontiolahti è pronta a ospitare la grande partenza della CdM di biathlon: si inizia sabato con le staffette miste e domenica 1° dicembre con le staffette tradizionali. Prime schermaglie in attesa di entrare nel vivo martedì e mercoledì con le Short Individual e nel secondo fine settimana con l’accoppiata Sprint e Mass Start.

La lunga tappa finlandese sarà inoltre il preludio del primo dei tre periodi di questa CdM e precederà gli appuntamenti di Hochfilzen (Aut) e Le Grand Bornand (Fra). Dopo la pausa natalizia si tornerà in scena come di consueto a Oberhof (Ger), prima di spostarsi a Ruhpolding (Ger) e ad Anterselva, unica tappa italiana. Nel mese di febbraio tutta l’attenzione sarà sui mondiali di Lenzerheide (Sui), mentre a marzo il gran finale di stagione sarà tra Nove Mesto (Cze), Pokljuka (Slo) e Oslo-Holmenkollen (Nor). Nove tappe, oltre ovviamente ai campionati mondiali, che sanciranno i vincitori della sfera di cristallo.

In campo maschile il detentore è Johannes Boe, che anche quest’anno guiderà la corazzata norvegese, puntando al sesto sigillo della carriera, prima dell’attesissimo appuntamento olimpico di Milano-Cortina 2026. Lo scorso anno il fenomeno norge precedette nella overall il fratello Tarjei e altri tre connazionali: Dale, Laegreid e Christiansen. Chi potrà insidiare questo monopolio?

In termini di punti nel 2023/24 il migliore dei non norvegesi fu il francese Emilien Jacquelin, ma come già dimostrato in passato il talento transalpino pecca di continuità. La Francia proverà quindi a recuperare il miglior Fillon Maillet, mentre si è detto agguerrito e ambizioso il giovane Perrot. Stesso progetto per Tommaso Giacomel, faro della nazionale maschile italiana e reduce da uno splendido ottavo posto nella generale alle spalle di Stroemsheim e davanti alla coppia svedese Samuelsson-Ponsiluoma, tutti da scoprire dopo un’annata altalenante.

Il trentino di Imer negli ultimi anni ha sempre saputo aggiungere un quid in più di stagione in stagione ma ora gli obiettivi, come dichiarato a Dario Puppo e Massimiliano Ambesi, sono chiari: "Entrare nei primi 5 della generale di Coppa del Mondo e vincere una gara per questo 2024/25, poi dall'anno delle Olimpiadi proverò ad andare per il pettorale giallo".

Nella lotta per le posizioni di vertice proveranno a inserirsi anche i tedeschi, orfani del loro faro Benedikt Doll. I vari Kuehn, Strelow e Nawrath proveranno a dire la loro in un contesto che come sempre sarà ipercompetitivo.

Se al maschile JTB potrà sin da subito cercare di confermare il pettorale giallo, lo stesso non sarà possibile per Lisa Vittozzi, vincitrice dell’ultima sfera di cristallo con una stagione stellare ma costretta a saltare Kontiolahti per problemi fisici che ne hanno rallentato la preparazione. I tre "zeri" nelle gare finlandesi peseranno, e non poco, ma nulla è perduto. L’assenza della sappadina sposta però i favori del pronostico sulla corazzata francese e in particolare sul trio Jeanmonnot, Braisaz, Simon.

Tra loro proverà a dare battaglia la norvegese Tandrevold, terza alla fine lo scorso anno dopo aver lottato fino alla fine, proprio in mezzo alle transalpine. Scorrendo la graduatoria balzano poi all’occhio i nomi di Haecki-Gross, che proverà a confermarsi sui livelli eccellenti dell’ultimo inverno, stagione del vero salto di qualità, anche se l’elvetica ha nel mirino i mondiali di casa di Lenzerheide; e di Elvira Oeberg, chiamata insieme alla sorella Hanna al riscatto dopo una stagione tra alti e bassi.

Da non sottovalutare anche la squadra tedesca, guidata dalle veterane Preuss e Voigt, ma con tante giovani in rampa di lancio e pronte a far saltare il banco. E la penultima stagione in carriera di Dorothea Wierer, due volte regina di coppa, cosa potrà regalare all'Italbiathlon?

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