Martin Fourcade Nordic Festival, fanno festa Voigt e Christiansen (e un pubblico splendido): azzurre fuori dal podio

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Biathlonl'evento estivo

Martin Fourcade Nordic Festival, fanno festa Voigt e Christiansen (e un pubblico splendido): azzurre fuori dal podio

La kermesse estiva di Annecy premia la tedesca, bravissima al poligono, e il norvegese straripante sugli skiroll, mentre Simon rientra con un 3° posto proprio su Braisaz e il duo Wierer-Vittozzi si deve accontentare del 5° e 6° posto. Fatica nel finale per Giacomel, 9° nella gara maschile.

Un pubblico straripante e bellissimo, a coronare una manifestazione che, seppur solo alla quarta edizione, rappresenta forse l'appuntamento più atteso per il panorama del biathlon estivo.

Giornata perfetta sulle sponde del lago di Annecy per un Martin Fourcade Nordic Festival che, ovviamente alla presenza del fuoriclasse transalpino che l'ha fatto nascere, ha visto imporsi Vanessa Voigt e Vetle Sjastad Christiansen nell'evento più atteso, ovvero le mass start con alcuni dei biatleti che vedremo protagonisti fra meno di 3 mesi in Coppa del Mondo.

La gara femminile si è disputata sull'arco di 8,5 km, anziché i canonici 7,5, con una parziale sorpresa nel nome della vincitrice, anche se la tedesca è stata bravissima sui quattro poligoni, molto complicati (anche se non spirava un vento fortissimo), e ha fatto eccome il suo sugli skiroll per anticipare di 9” Marketa Davidova e di 20 una Julia Simon che, da detentrice della sfera di cristallo e dopo il caos estivo legato alle denunce subite, è rientrata in maniera positiva piazzandosi terza proprio davanti alla sua “accusatrice”, Justine Braisaz-Bouchet, e alle due azzurre di punta (lontanissime, oltre i due minuti e mezzo di ritardo, Hauser, Haecki-Gross e Tandrevold).

Per Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, alla fine rispettivamente 5^ (a 27”) e 6^ (a 33”), non è stata una mass facile anche se la sappadina partiva con tutti i favori del pronostico dopo aver dominato a Wiesbaden e poi ai tricolori di Forni Avoltri. Lisa aveva cominciato bene, pur commettendo un paio di errori (come “Doro”) al primo poligono a terra, per poi andarsene nel secondo giro con Voigt mentre Wierer finiva in penalità (ovvero 10” di pit stop).

Il terzo poligono è risultato fatale a Vittozzi, costretta alla penalità e in ritardo di 17” da Voigt, che poi non ha sbagliato neppure i 5 bersagli finali; Wierer nel frattempo è stata perfetta in piedi e ha rimontato, sino a giocarsela per il podio con la stessa compagna di squadra, ma con le due francesi che hanno saltato le azzurre nel giro conclusivo.

La mass start maschile, lungo la distanza di 10 km, è stata letteralmente dominata da Vetle Sjastad Christiansen: il norvegese ha mostrato una gran condizione fisica e, con serie buone sui quattro poligoni, ha vinto in maniera molto netta visto che Emilien Jacquelin, il primo dei quattro francesi in classifica, ha pagato 22” di ritardo al traguardo.

Podio completato dal secondo norge, Sturla Holm Laegreid (a 31” dopo una partenza difficile), con Fabien Claude 4° a 50” mentre hanno terminato oltre il minuto di ritardo da Christiansen i vari Doll, Seppala, Perrot, Fillon-Maillet (ancora lontano dal top) e un Tommaso Giacomel certo non al meglio dopo il piccolo incidente patito in preparazione, con un finale di gara difficile per il talento azzurro che si è accontentato del nono e ultimo posto.

In gara anche Federica Sanfilippo nella prova di fondo ad eliminazione, con l'altoatesina 17esima nella gara vinta da una biatleta attesissima come Lou Jeanmonnot, che ha regolato le fondiste Teresa Stadlober e Victoria Carl.

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