Slettemark, la dinastia del biathlon prosegue. La Groenlandia torna ai Giochi Olimpici grazie a Ukaleq

Slettemark, la dinastia del biathlon prosegue. La Groenlandia torna ai Giochi Olimpici grazie a Ukaleq
BiathlonPechino 2022

Slettemark, la dinastia del biathlon prosegue. La Groenlandia torna ai Giochi Olimpici grazie a Ukaleq

Dodici anni dopo papà Øystein, la giovane biathleta di Nuuk (Groenlandia) sarà ai Giochi Olimpici. Ukaleq Astri Slettemark è stata infatti convocata a Pechino 2022, dove rappresenterà la bandiera della Danimarca.

Anche la Groenlandia, isola situata tra l’Atlantico e l’oceano Artico di poco meno di 60.000 abitanti, sarà a Pechino 2022. Ovviamente sotto la bandiera della Danimarca, dal momento che Kalaallit Nunaat (lett. “terra degli uomini” in groenlandese) è un territorio danese autonomo, non riconosciuto dal CIO. A rappresentarla una ventunenne da Nuuk: Ukaleq Astri Slettermark.

Figlia d’arte del mondo del biathlon: sia mamma Uiloq che papà Øystein sono ex biathleti e hanno trasmetto la passione ai figli. Anche i “piccoli” Sondre (classe 2004) e Inuk (classe 2006) bazzicano già per il circuito di Ibu Junior Cup.

Dodici anni dopo Øystein, che prese parte ai Giochi Olimpici di Vancouver gareggiando nell’Individuale e nella Sprint, la dinastia Slettemark proseguirà a Pechino 2022. Ukaleq è stata infatti convocata dalla Danimarca e sarà tra i 62 “danesi” in partenza per la Cina: "È assolutamente fantastico essere selezionati per le Olimpiadi invernali – ha commentato in un comunicato pubblicato dalla DIF. Questa è la cosa più grande che posso ottenere sportivamente, perché le Olimpiadi si tengono solo ogni quattro anni, quindi non ho molte possibilità nella mia carriera. Per le Olimpiadi, tutti sono al top. Tutti non vedono l'ora che arrivino le Olimpiadi e tutti cercano di essere nella forma migliore della propria carriera. Il livello è altissimo e improvvisamente tutti sono interessati agli sport invernali e al biathlon. Ecco perché le Olimpiadi sono il più grande evento sportivo”.

L’obiettivo? Quello di battere papà, che a Whistler Mountain fu 88° nella 20 km e 86° nella Sprint. Sulla carta Ukaleq dovrebbe avere nelle gambe qualcosa in più e il sogno potrebbe essere la qualificazione all’Inseguimento. La classe 2001 di Nuuk è salita alla ribalta nel 2019, grazie alla vittoria nell’individuale Youth del Mondiale di Brezno- Osrblie del 2019. Da quel momento un lungo per corso in Ibu Cup, fino all’esordio in Coppa del Mondo lo scorso anno a Hochfilzen e la partecipazione ai mondiali di Pokljuka, dove ha colto un 65° posto nella 15 km. Ora il sogno di una vita, per fare la storia del suo paese e scrivere un’altra pagina

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