Poche ore dopo aver vinto la sprint dei Mondiali estivi di Chaikovsky, Svetlana Sleptsova ha annunciato che la sua carriera terminerà domani, dopo l’inseguimento iridato su skiroll. La scelta è stata fatta “per ragioni personali” e pone fine all’epopea di una delle biathlete russe più popolari dell’ultimo decennio.
Nata a Khanty-Mansiysk nel 1986, balza agli onori della cronaca già nella stagione 2006-‘07 quando vince due medaglie d’oro ai Mondiali junior della Val Martello. Portata in Coppa del Mondo nel mese di marzo, è subito capace di entrare a ripetizione in zona punti.
Nel 2007-’08 esplode prepotentemente anche nel massimo circuito, salendo più volte sul podio e vincendo due gare nella tappa conclusiva di Oslo. Chiude la classifica generale all’8° posto, proponendosi come una delle giovani più interessanti a livello globale.
Nel dicembre 2008 è un’autentica furia, poiché si dimostra sostanzialmente ingiocabile sugli sci stretti. Arrivano cinque podi consecutivi, seppur con un solo successo a causa di cronici pasticci al tiro in piedi, e il pettorale giallo. Nel mese di gennaio il suo rendimento cala, per poi sprofondare nella seconda metà di inverno. Tuttavia ai Mondiali di Pyeong Chang conquista l’oro iridato con la staffetta.
Il 2009-’10 ha connotati molto simili. Sleptsova parte fortissimo, raccogliendo due vittorie poco prima di Natale, quindi si spegne da gennaio. Nonostante questo è un punto fermo in staffetta e, proprio nella prova a squadre di Vancouver 2010, si laurea campionessa olimpica.
Da questo momento la sua carriera assume una parabola discendente. Il 2010-’11 scorre via senza particolari acuti, eccezion fatta per un podio. Nel 2011-’12 non arriva neppure quello.
A partire dal 2012 sparisce, o quasi, dagli schermi radar internazionali. Disputa pochissime competizioni e principalmente in Ibu Cup. Addirittura per due interi anni solari (dicembre 2013-dicembre 2015) non fa altro che gareggiare in Coppa di Russia.
In patria, dove i risultati del periodo 2007-2010 hanno creato una popolarità gigantesca per nulla appannata dalla crisi, si creano due fazioni. I sostenitori accusano Wolfgang Pichler di averla distrutta fisicamente con le sue durissime tabelle di lavoro. I detrattori puntano il dito contro di lei, affermando che non è in grado di gestirsi.
Cambia più allenatori e metodi di allenamento. Alfine nel 2015-’16 la si ritrova in Ibu Cup, dove arriva sovente nelle posizioni di vertice senza però mai convincere appieno nell’ottica di una promozione nel massimo circuito, dove rientra nel 2016-’17. Fatica oltremodo, riuscendo a strappare qualche saltuario piazzamento in zona punti.
Retrocessa a livello cadetto, raccoglie tre medaglie agli Europei di Duzniki Zdroj. Risultati che le valgono la convocazione per i Mondiali di Hochfilzen, dove si comporta dignitosamente e che rimarranno gli ultimi della carriera.
Cinque vittorie e sedici podi, con un oro iridato e uno olimpico a squadre non sono poca roba. Tuttavia la storia agonistica di Sleptsova assomiglia a quella di alcuni film, che non mantengono neppure lontanamente le aspettative generate dal trailer.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Breuil-Cervinia | 11/15 | 60-150 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-20 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
FONDO, SCELTI DAI LETTORI
BOTTERO SKI
ARC TEC - squadretta in allumino 88
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