Tarjei Boe e Knotten: usato sicuro e restyling per la Norvegia a Hochfilzen. Che esordio per Beatrice Trabucchi!

Tarjei Boe e Knotten: usato sicuro e restyling per la Norvegia a Hochfilzen. Che esordio per Beatrice Trabucchi!
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Biathlontop e flop

Tarjei Boe e Knotten: usato sicuro e restyling per la Norvegia a Hochfilzen. Che esordio per Beatrice Trabucchi!

Va agli archivi la tappa di Hochfilzen che ha visto il dominio norvegese e tra i sudditi di Harald V protagonisti della Coppa del Mondo di Biathlon, si muove la rubrica dei top e flop di NEVEITALIA. Senza trascurare uno sguardo alla giovane valdostana e alla situazione allarmante della squadra maschile francese. 

TOP

Era dal 2010, quando al termine della stagione vinse la Coppa del Mondo generale, che Tarjei Boe non partiva così forte nelle prime tappe. Dopo il ventiseiesimo posto della 20 km di Oestersund, il trentacinquenne norvegese ha messo insieme tre podi con una vittoria e un quarto posto per issarsi al comando della generale che per il momento pare la classifica del campionato nazionale. Nelle quattro gare degli ultimi due fine settimane, Tarjei ha mancato solo tre bersagli tenendo il 95% al poligono, una percentuale che non ha mai fatto registrare in passato. E' possibile che stia tenendo in caldo il pettorale giallo per il fratello Johannes partito in sordina che ha colto nella Pursuit di Hochfilzen la prima vittoria stagionale, ma al momento resta un credibile pretendente al trono.

In campo femminile, sarebbe scontato omaggiare il doppio podio di Ingrid Tandrevold, ma è assolutamente da rimarcare la nuova dimensione trovata da Karoline Knotten che, nella Norvegia senza le capitane Roeiseland e Eckhoff, a 29 anni da compiere si ritrova stabilmente nelle prime dieci delle cinque gare finora disputate; quarta nella 15 km, seconda e ottava nella accoppiata Sprint - Pursuit di Oestersund e sesta settima a Hochfilzen. Solo Tandrevold, peggior risultato il settimo posto della 15 km e Lisa Vittozzi, sempre nelle prime 9, possono vantare un percorso analogo.  Senza dimenticare l'ottima terza frazione nella staffetta dove ha riportato la squadra in testa.  

Una menzione d'onore per la ventitreenne di Brusson Beatrice Trabucchi che a Hochfilzen non ha tremato al poligono con un 40/40 che le ha concesso, alla quarta gara di Coppa del Mondo, di raccogliere i primi punti in classifica generale con il trentesimo posto nell'Inseguimento.

FLOP

Che fine hanno fatto i biathleti francesi? Siamo al punto nel quale Simon Fourcade, da questa estate responsabile del settore, mostra, dopo Hochfilzen, la sua soddisfazione per due top 10 (nei dati tre, ndr): il sesto posto di Jacquelin e il settimo di Perrot nell'Inseguimento e il decimo del giovane talento savoiardo nella Sprint. A Oestersund, Fillon Maillet era stato nono nella Pursuit e Fabien Claude settimo nella Sprint. Briciole di fronte alla storia del biathlon transalpino. In classifica generale il primo francese è Perrot, che sarà il futuro, sedicesimo a 168 punti da Boe. Ora Oltralpe si spera che le gare in altitudine di Lenzerheide possano dare nuovo ossigeno ma il piatto piange.

Chiamiamola forte influenza, chiamamola COVID: è un dato di fatto che il virus ha colpito in queste prime settimane il circo del Biathlon. In casa Italia, Vittozzi ha lottato con la bronchite, Wierer con le gambe tagliate dopo tre settimane di lotta con il virus, Hanna Auchentaller ha saltato la tappa. Così come ha dovuto fare Franziska Preuss, fresca detentrice del pettorale giallo, che ha dovuto abdicare senza lottare e per rimanere in casa Germania la rinuncia di Weidel alla staffetta con chiamata urgente a Marion Wiesensarter che deve accorrere dalla sua casa di Ruhpolding per riuscire a mettere in pista un quartetto. La sindrome influenzale sta diventando un fattore e questo non ci voleva.

 

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