Un'Italia d'argento a Oberhof, la gioia azzurra. Bionaz: "Importante partire così". Wierer: "Meglio del previsto"

Un'Italia d'argento a Oberhof, la gioia azzurra. Bionaz: 'Importante partire così'. Wierer: 'Meglio del previsto'
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Biathlonmondiali di biathlon oberhof

Un'Italia d'argento a Oberhof, la gioia azzurra. Bionaz: "Importante partire così". Wierer: "Meglio del previsto"

Il quartetto della staffetta mista compie un capolavoro per cominciare i Mondiali con il piede giusto. Solo Johannes Boe ("ho avuto paura di perdere l'oro") a piegare gli azzurri nel duello finale come ad Anterselva, ma che gara...

La staffetta mista italiana ha conquistato un fantastico argento mondiale, alle spalle della strafavorita Norvegia, con Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Didier Bionaz e Tommaso Giacomel protagonisti di un super avvio nella rassegna iridata di Oberhof.

Con la sappadina al lancio, il team azzurro si è ritrovato sin da subito a guidare la gara insieme alla Francia e solo con il singolo errore al poligono, Lisa ha chiuso a pochi secondi da Julia Simon la prima frazione: "Iniziare il programma con la staffetta mista dove sappiamo di avere ottime chances è difficile, però è stata una gara divertente, abbiamo spinto bene sugli sci e personalmente ho realizzato due ottime serie - le parole di Vittozzi a fisi.org - La pista mi piace, stavolta era importante rompere il ghiaccio e capire come gestire al meglio il tracciato, penso di avere fatto una buona prestazione. Le sensazioni sono belle, non sono ancora al 100% della forma ma conto di arrivarci sin dalla sprint", ha concluso riferendosi alla gara di venerdì.

Stesso discorso per Wierer, che in seconda frazione ha prima agganciato e poi staccato Chevalier, consegnando di fatto al giovane Bionaz la testa della gara: "Onestamente avevo un po' paura prima della partenza, perchè stamattina non mi sentivo bene al risveglio, invece è andata meglio del previsto. I ragazzi si sono dimostrati veramente forti e maturi nonostante la loro età. Adesso pensiamo alle gare individuali che saranno veramente toste, però ci siamo tolti un bel peso, vedremo strada facendo cosa saremo capaci di combinare".

Bravo Bionaz a restare in linea di galleggiamento e rimanere con Laegreid e Jacquelin, a dimostrazione di un'enorme crescita di condizione negli ultimi appuntamenti: "Gestire la prestazione in una prova a squadre è sempre difficile, sapevo che Lisa e Dorothea mi avrebbero dato il cambio nelle posizioni di vertice, tuttavia ho gestito bene la situazione al poligono disputando una buona frazione e siamo rimasti a contatto con le prime nazioni - le parole del valdostano nel post gara - Per me è un'emozione grandissima salire sul podio, sono quelle giornate che sogni da quando sei bambino, e quando si realizzano è qualcosa di speciale che premia il lavoro di questi anni.

E' importantissimo per tutta la squadra iniziare bene, ci godiamo la prima medaglia ma siamo già concentrati per i prossimi giorni".

Giacomel è arrivato poi a giocarsi pure l'oro, fianco a fianco con Johannes Boe all'ultimo poligono. Una prova maiuscola, di una maturità oltre le aspettative sino all'argento finale. "Sono contento della mia gestione della situazione, iniziare un evento così importante con un podio a squadre è fantastico, c’erano tante aspettative ed è difficile mantenerle. Sapevo che Boe mi avrebbe superato, anche se avesse fatto un giro di penalità mi avrebbe ugualmente raggiunto. Ho fatto la mia gara, concentranndomi sulla mia prestazione, siamo soddisfatissimi".

La Norvegia, nonostante l'inciampo di Tandrevold (con un giro di penalità in prima frazione), ha vinto da favorita e a parlare di questo successo è stato Johannes Boe, ancora imbattuto in questo 2023: "Avevo paura di perdere l'oro - ha ammesso ai microfoni di Eurosport il dominatore della CdM - Abbiamo lottato fino alla fine e ho cercato di guardare le cose in positivo, concentrandomi per non fare un giro di penalità sfruttando le ricariche, ma è stata dura".

Terzo posto per la Francia: il penultimo frazionista, Emilien Jacquelin, ha commentato così il bronzo transalpino. "L'importante è essere nei tre e non finire quarti o quinti, per fortuna abbiamo una squadra forte al femminile perchè ho fatto fatica a concentrarmi fin dal primo bersaglio. E' la prima gara del mondiale, ma dovrei migliorare nelle prossime. Quentin mi ha fatto tremare parecchio, si guardava attorno festeggiando troppo e non si è accorto di aver sbagliato strada sul rettilineo finale. Non so come, ma ha capito di aver sbagliato ed è stato in grado di finire al terzo posto", ha sottolineato il francese riferendosi all'incredibile episodio che stava per far perdere al team capitanato da Julia Simon (ancora una volta strepitosa) pure la medaglia...

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