Una Coppa di specialità per Lisa, una doppietta a suon di 20/20 di Dorothea, il primo podio in carriera di Tommaso colorano di azzurro la tappa svedese della Coppa del Mondo di biathlon, purtroppo falcidiata in campo maschile dalle assenze.
TOP
Dorothea Wierer (1.IN, 4.RL, 1.MS) - Una tappa perfetta per lanciarsi in un folle inseguimento a Julia Simon nella classifica generale di Coppa del Mondo. Dorothea a Oestersund manca un bersaglio su 51 tentativi al poligono e nella 15 km mette insieme un ultimo giro sugli sci da primissima della classe. Con la Mass Start di domenica porta il conto delle vittorie in Coppa del Mondo a quota 16 e fa cirfa tonda con i podi di primo livello salendo a 50 diventando la decima nella classifica di tutti i tempi. Si presenterà a Oslo con la possibilità di conquistare la Coppa del Mondo nella Sprint, l'unico formato di gara nel quale le manca la sfera di cristallo, e di quanto meno dare qualche pensiero a Julia Simon. Immensa
Lisa Vittozzi (2.IN - 4.RL, 18.MS) - Chiude una stagione da dominatrice delle 15 km (una vittoria, due secondi posti, un terzo posto su quattro gare) con una prestazione di eccellenza a suon di 20/20 e il nono tempo sugli sci ed è solo la gara eccezionale di Dorothea Wierer a toglierle la soddisfazione di una ulteriore vittoria. Nella stagione della sua rinascita Lisa ha già collezionato otto podi individuali e 14 podi considerando anche le staffette. Prima ancora delle tre gare di Oslo - Holmenkollen è una stagione da incorniciare. Ritrovata
Vetle S. Christiansen (3.IN, 1.RL, 1.MS) - Il trentenne norvegese si fa trovare al posto giusto nel momento giusto. Assente sua maestà Johannes Boe, del quale peraltro fino al ritorno ai massimi livelli del fratello Tarjei era parso l'unico in grado di reggere per lunghi tratti di gara i ritmi, Christiansen conquista la prima Coppa del Mondo di specialità della sua carriera e mette una seria ipoteca su quella delle gare con partenza in linea. Nell'intervallo tra le due prove individuali dà anche il suo contributo determinante alla vittoria della staffetta maschile.
Tommaso Giacomel (2.IN, 8.RL, 11.MS) - Anche il ragazzo di Imer si fa trovare al posto giusto nel momento giusto e riesce a conquistare nella 20 km il primo podio della sua carriera dopo aver tra dicembre e gennaio girato intorno a questo traguardo più volte. Anche nella Mass Start, per la quale taluni hanno storto il naso, mette a referto il miglior risultato in carriera. Come ciliegina sulla torta, dopo un lungo inseguimento, indossa il pettorale blu come miglior Under 25 e la sua difesa sarebbe il perfetto coronamento della stagione della sua esplosione ai massimi livelli.
Eric Perrot (6.IN, 3.MS) - Non c'è neanche il tempo di festeggiare il secondo posto di Giacomel, classe 2000, che il giovane francese conquista nella Mass Start il primo podio di un classe 2001 dopo essere entrato per la prima volta nella flower ceremony nella 20 km. Una tappa da incorniciare
FLOP
Svezia (M - 8.IN , 4.RL, 14.MS F- 20.IN, 5.RL, 21.MS) - Sulle nevi di casa si è assistito a una prestazione sconcertante della nazione ospitante. E' vero che Elvira Oeberg ormai si trascina e Samuelsson dopo essersi fermato per COVID ha annunciato la fine anticipata della sua stagione ma ciò non giustifica il fatto che in campo femminile il miglior risultato sia la ventesima posizione di Elvira nella 15 km e in campo maschile l'ottavo posto nella 20 km di Ponsiluoma. Come carico ulteriore il fatto che anche le due staffette mancano il podio.
Niklas Hartweg (26.IN, 7.RL, 23.MS) - Il ventitrenne elvetico si è perso nelle ultime settimane o, più probabilmente ha smarrito la condizione. In Svezia non va oltre un ventitreesimo posto e perde una occasione importante per avvicinare la Coppa di specialità della 20 km dove alla partenza aveva solo 4 punti da recuperare su Christiansen. Ha dilapidato il suo vantaggio nella classifica Under 25 e ora si trova a dover inseguire Giacomel.
FONDO, SCELTI DAI LETTORI
BOTTERO SKI
ARC TEC - squadretta in allumino 88
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