Il countdown semiserio a Östersund. -6 settimane. Il vento, troll in agguato

Contiamo le settimane e non i giorni, altrimenti non ci passa più. Dunque fra esattamente sei settimane, alle 13.45 di domenica 29 novembre, comincerà ufficialmente la Coppa del Mondo 2015-'16.

In realtà quanto avverrà in quel dì sarà un mero antipasto fatto di due gare miste. Si inizierà a fare sul serio solamente da mercoledì 2 dicembre, con l'individuale maschile.

Tuttavia dopo 8 mesi di digiuno l'atteggiamento medio dell'appassionato verso le competizioni inaugurali dell'inverno è più o meno quella di Trinità di fronte al primo pasto dopo giorni e giorni passati nel deserto:

C'è un però. Tutti i countdown hanno un problema intrinseco. L'evento a cui si riferiscono si deve svolgere come da programma e nel caso degli sport outdoor il fatto non è sempre scontato.

In particolare a Östersund c'è un fattore che potrebbe togliere da sotto il naso di Trinità la padella ricolma di fagioli, o se preferite rovinarvi il programma formidabile fatto di calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatona di cipolle per la quale andava pazzo, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero programmato per quel preciso giorno e ora.

A essere in agguato non è la perentoria convocazione del dottor Guidobaldo Maria Riccardelli, entusiasta di obbligarvi a vedere un film cecoslovacchio (ma con sottotitoli in tedesco), bensì una forza decisamente più poderosa e contro cui non c'è difesa: quella del vento.

Spesso e volentieri la località svedese, situata nei pressi di un lago, è battuta da forti raffiche e di tanto in tanto capita che queste siano talmente forti da rendere impossibile la competizioni portando il countdown ai tempi supplementari per la gioia dell'appassionato la cui reazione all'infausto evento sarebbe più o meno la seguente:

Purtroppo non si tratta solo di un'eventualità generica. La storia recente di Östersund è fatta di cancellazioni e rinvii dovuti al vento. Molti si ricorderanno la tappa di dicembre 2013, fortemente flagellata da Eolo.

L'individuale femminile programmata per il tardo pomeriggio del 27 novembre venne rinviata alle 13.15 del giorno successivo. Come se non bastasse domenica 1 dicembre le donne videro sospeso il loro inseguimento a causa di un'autentica tempesta che aveva reso impossibile sparare al poligono e aveva creato anche problemi di sicurezza (i gonfiabili erano a rischio e nel bosco avevano cominciato a volare anche dei poco simpatici rami). Anziché 7 gare se ne disputarono 5, con la beffa di vedere la sesta totalmente annullata.

In precedenza il vento aveva condizionato pesantemente anche il programma dei Mondiali del 2008. Mercoledì 13 febbraio una bufera con raffiche vicine ai 60 km/h fece danni allo stadio e in città, costringendo al rinvio dell'individuale rosa (aridaje) che si disputò il giorno dopo a dispetto di condizioni al limite. In quel contesto, indipendentemente dagli eventuali additivi presenti nel suo sangue, Ekaterina Iourieva diede una sontuosa lezione di tiro al resto del mondo.

Peraltro il vento sa essere davvero irritante. Nel 2013, dopo aver costretto all'interruzione dell'inseguimento femminile e la cancellazione di quello maschile (era impossibile effettuare l'azzeramento), calò di colpo e nel pomeriggio su Östersund vi era quasi calma piatta.

La domanda è se la crisi d'astinenza verrà placata come da programma il 29 novembre, oppure se Eolo allungherà il supplizio della offseason. In questa evenienza ascoltando attentamente il suo ululato si potranno verosimilmente ascoltare i seguenti versi:

Non dovremo cambiare il titolo di questo pezzo da "Östersund -6 settimane" a Östersund -6,5? Probabilmente fra un mese e mezzo consumeremo questo link.