Gli svizzeri del bob si preparano per Sochi con un simulatore del Politecnico di Zurigo

Gli svizzeri del bob si preparano per Sochi con un simulatore del Politecnico di Zurigo
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Gli svizzeri del bob si preparano per Sochi con un simulatore del Politecnico di Zurigo

Si possono scoprire tutti i segreti della pista olimpica di Sochi 2014 stando semplicemente seduti ad oltre tremila chilometri di distanza dal budello olimpico? La risposta a questa domanda è . E' notizia di ieri che il Politecnico di Zurigo ha sviluppato un simulatore di guida che permette agli atleti di scendere virtualmente lungo i 1500 metri di lunghezza della pista russa.

Il simulatore è stato realizzato grazie alla stretta collaborazione tra due ricercatori: Pascal Arnold e Georg Rempfler. Arnold, dopo oltre quattro anni di studi, due settimane fa ha conseguito un dottorato di ricerca focalizzato sullo studio ingegneristico delle piste da bob. Rempfler invece, ha incentrato il suo PHD sullo sviluppo di un simulatore di guida che consente agli atleti della nazionale svizzera di bob di simulare dal punto di vista meccanico le reazioni di una slitta lanciata a grande velocità su un budello ghiacciato.

Le due tesi di dottorato seppur riguardanti argomenti diversi, sono state complementari per sviluppare un particolare software che consentisse di rappresentare in forma grafica il nuovo budello di Sochi 2014. Georg Rempfler, si è infatti basato sui dati matematici raccolti dal collega Arnold per realizzare un programma di simulazione che con accurata precisione ripercorre l'intera lunghezza della pista russa oltre a considerare gli angoli di inclinazione delle varie curve

Rempfler, interpellato dal quotidiano svizzero Tages Anzeiger, ha aggiunto: "Dal punto di vista grafico la pista è stata realizzata partendo da dati matematici, pertanto i margini di errore sono piuttosto bassi. Per quanto riguarda l'aspetto meccanico del simulatore, abbiamo cercato di realizzare un prodotto che simulasse ogni grado di libertà agendo a livello dei movimenti assiali del bob. Pertanto i tempi che gli atleti faranno segnare col simulatore non saranno così distanti dalle prestazioni cronometriche che si registreranno realmente il prossimo febbraio alle Olimpiadi".

Secondo il direttore agonistico della nazionale svizzera Ivo Rüegg, questo particolare simulatore porterà grandi benefici ai propri piloti, "Grazie a questo sistema potremmo provare quotidianamente la pista olimpica e arrivare all'appuntamento principe della prossima stagione con un'ottima preparazione", il tecnico svizzero ha però proseguito, "ovviamente questo strumento è di per sè un simulatore, pertanto non tutti gli aspetti reali possono essere considerati a cominciare dal senso della velocità e della forza di gravità."

Italia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti hanno puntato sulla collaborazione con grandi case automobilistiche per la realizzazione di nuovi bob, la Svizzera invece si è avvalsa della consulenza di un centro universitario. A questo punto sorge una domanda spontanea, chi avrà fatto la scelta giusta? A fine novembre, avremo le prime risposte.

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