La seconda giornata della Warsaw Cup, nona tappa del circuito ISU Challenger Series ospitata dalla Torwar Ice Rink di Varsavia, è stata caratterizzata dalle prestazioni di eccellenza dei russi Alexander Petrov ed Elizaveta Tuktamysheva. Sul fronte italiano, sono arrivati due podi con il giovane Matteo Rizzo e i debuttanti Valentina Marchei/Ondrej Hotarek.
In campo maschile, si è imposto da assoluto dominatore il quindicenne russo Alexander Petrov (231,53), che, nell’occasione, ha pattinato il migliore programma libero della carriera eseguendo in maniera pressoché impeccabile due doppi axel e otto salti tripli, tra cui due axel e due lutz. Peraltro, per la prima volta nelle sette gare stagionali disputate è riuscito ad ottenere il livello più alto a disposizione su passi e trottole, ma soprattutto ha ampiamente sfondato il muro dei settanta punti nelle componenti del programma. Prosegue perciò nel migliore dei modi la marcia di avvicinamento alla finale del circuito di Junior Grand Prix di Barcellona, dove dovrà affrontare grossi calibri come il cinese Boyang Jin e il giapponese Shoma Uno. In virtù del punteggio ottenuto a Varsavia, l’allievo di Alexei Mishin, già trionfatore nella Volvo Cup di Riga, ha posto una seria ipoteca sulla vittoria nella prima edizione dell’ISU Challenger Series.
Petrov ha preceduto il diciottenne filippino Michael Christian Martinez (213,38), autore del primato nazionale, migliorato di oltre tredici lunghezze, e molto progredito sul triplo axel, improvvisamente diventato il più stabile tra i salti tripli.
Il podio è stato completato dal giovane italiano Matteo Rizzo (168,46), che ha ritoccato il primato ufficiale di gara, ma nella Warsaw Cup è apparso più convincente nel programma corto, chiuso ai piedi del podio. Il sedicenne di stanza a Sesto San Giovanni ha comunque ben eseguito nel segmento più lungo di gara due doppi axel e quattro salti tripli, pur trovando una giornata non positiva sul triplo lutz, abitualmente uno dei punti di forza.
Nella danza, è arrivato il prevedibile successo degli italo-slovacchi Federica Testa/Lukas Csolley (143,36), che hanno confermato una volta di più gli importanti progressi palesati nella stagione in corso. Gli allievi di Roberto Pelizzola, in precedenza vincitori della Volvo Cup di Riga, hanno alzato il livello dell’asticella nella danza libera riuscendo a migliorare nuovamente il primato nazionale slovacco. In seconda posizione si sono piazzati i giovani ucraini Alexandra Nazarova/Maxim Nikitin (136,90), allievi di Alexander Zhulin capaci alla prima apparizione in categoria senior di spingersi oltre i precedenti record personali con tanto di migliore punteggio tecnico di giornata nel segmento più lungo di gara.
Il terzo posto è andato a sorpresa agli interessanti cinesi Shiyue Wang/Xinyu Liu (133,44), che nella danza libera sono finalmente riusciti ad ottenere il punteggio tecnico minimo per prendere parte ai Campionati Mondiali. Gli attesi russi Evgenia Kosigina/Nikolai Moroshkin (131,44), secondi al termine della short-dance, sono precipitati al quarto posto, penalizzati dai punti persi sulle sequenze di passi in coppia, ed hanno preceduto i deludenti turchi Alisa Agafonova/Alper Ucar (129,94). Per quanto riguarda le coppie italiane, Federica Bernardi/Saverio Giacomelli (118,76) hanno chiuso la gara in settima posizione precedendo i compagni di allenamento Sofia Sforza/Leo Luca Sforza (115,86).
Tra le coppie di artistico il successo è andato ai debuttanti canadesi Lubov Iliushechkina/Dylan Moscovitch (163,02), che hanno avuto la meglio sulla concorrenza in entrambi i programmi di gara facendo valere una qualità complessiva di pattinaggio superiore, testimoniata dalle valutazioni ottenute sulle componenti del programma. Decisamente a loro agio su sollevamenti ed elementi di coppia, gli allievi di Lee Berkell e Bryce Davison hanno rinunciato al triplo twist nel segmento più lungo di gara, palesando qualche prevedibile problema sugli elementi di salto in parallelo in quanto Iliushechkina ha atterrato con uno step-out il triplo toeloop, che avrebbe dovuto aprire una sequenza con un doppio toeloop, ed ha eseguito un salchow doppio anziché triplo atterrandolo su due piedi.
A seguire, si sono piazzati i russi Lina Fedorova/Maxim Miroshkin (158,16), autori del migliore punteggio tecnico in entrambi i segmenti di gara, ma, come di consueto, inconcludenti sugli elementi di salto in parallelo e, nel programma libero, non puntuali sugli atterraggi dei lanciati, di norma non certo un problema.
Il gradino più basso del podio è stato occupato dai debuttanti italiani Valentina Marchei/Ondrej Hotarek (154,60), che, in linea con tutte le altre coppie in gara, hanno superato i punteggi tecnici minimi per prendere parte ai Campionati mondiali. Nel programma libero, è emerso un buon livello di competitività sui sollevamenti, compreso un pregevole reverse lasso, ed entrambi i tripli lanciati pianificati sono stati completati, così come il triplo toeloop in parallelo. I problemi principali hanno riguardato la complessa spirale della morte esterna indietro e la combinazione triplo salchow/doppio toeloop, aperta da Marchei con un salchow semplice.
Infine, nel programma corto femminile, si è imposta agevolmente la russa Elizaveta Tuktamysheva (67,83), non andata distante dal primato personale, nonostante un doppio axel accettabile, ma non eccezionale come nelle altre occasioni. L’allieva di Alexei Mishin ha comunque egregiamente completato sia la combinazione triplo toeloop/triplo toeloop che il triplo lutz preceduto dal passo mettendo l’ipoteca sulla vittoria di una gara che per lei rappresenta solamente una possibilità di allenarsi nel migliore dei modi.
L’ex primatista stagionale ha preceduto la quindicenne finlandese Lubov Efimenko (53,41), capace di completare un triplo flip e una combinazione triplo toeloop/triplo toeloop, e la quindicenne armena Anastasia Galustyan (51,04), che ha presentanto una combinazione triplo flip/triplo toeloop e un triplo lutz preceduto dal passo nella seconda metà della musica. L’attesa lettone Angelina Kuchvalska (38,20), complice una giornata nera sugli elementi di salto, non è andata oltre la tredicesima posizione, ma non è da escludere una rimonta nel programma libero. L’azzurra Micol Cristini (43,82) si è, invece, piazzata all’ottavo posto ritoccando di qualche centesimo il primato ufficiale di gara. La diciassettenne bergamasca è caduta sul triplo rittberger iniziale, ma si è poi riscattata eseguendo nella seconda metà della musica il doppio axel d’ordinanza e una buona combinazione triplo salchow/doppio toeloop.
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