La disavventura di Yuzuru Hanyu e Han Yan tiene banco nella Cup of China vinta da Kovtun

L’impatto è stato di impressionante violenza in quanto i pattinatori stavano viaggiando a velocità sostenuta ed erano in procinto di provare il rispettivo salto. La reale entità delle conseguenze fisiche per ciascuno non si conosce ancora, ma, nonostante il dolore, entrambi hanno voluto ugualmente gareggiare. Yan, sofferente ad una spalla e con un taglio sul mento, ha chiuso la tappa di casa al sesto posto, mentre Hanyu, ferito a mento e nuca, ha ottenuto la seconda posizione finale malgrado abbia collezionato cinque cadute. Va però rimarcato come il diciannovenne di Sendai, non curante di quanto avvenuto in precedenza, abbia stoicamente tentato due quadrupli e sette salti tripli venendo poi accompagnato a braccia in kiss & cry e scoppiando in un pianto a dirotto una volta appreso il risultato.

La ragione avrebbe voluto che i due atleti non scendessero in pista, ma alla fine ha prevalso l’amore per il pattinaggio e il grande rispetto per il pubblico, compresa quella parte che si fa accecare dalle forme più becere di tifo. In ogni caso, le emozioni generate oggi valgono quanto quelle della performance perfetta nell’appuntamento più prestigioso.

Ovviamente, non è dato sapere se domani Han Yan e Yuzuru Hanyu potranno prendere parte al Gala che chiuderà la terza tappa di Grand Prix. Il cinese, peraltro, quando si trovava negli spogliatoi, ha accusato un capogiro ed è stato trasportato in barella sull’ambulanza, diretta in ospedale per effettuare gli accertamenti del caso. Per Hanyu, pare sia, invece, previsto un pernottamento in ospedale e, salvo complicazioni, si prevede un ritorno in patria nella tarda serata di domani.

Per quanto concerne l’aspetto agonistico, il diciannovenne russo Kovtun ha fatto segnare il migliore punteggio in entrambi i segmenti di gara, lasciando però sul piatto tanti punti sui difficili elementi di salto presentati. In terza posizione, alle spalle di Hanyu si è piazzato lo statunitense Richard Dornbush, per la prima volta sul podio in carriera. Per il progredito ventitreenne californiano, non mancano però i rimpianti perché, nel programma libero, dopo avere pattinato per quasi tre minuti su livelli di assoluta eccellenza si è completamente smarrito sul finale.

Il quarto posto è andato al sedicenne canadese Nam Ngueyn, che ha preceduto un Misha Ge talmente in spolvero da presentare nove salti tripli, peraltro ben eseguiti, anziché gli otto consentiti dal regolamento. L’eccentrico uzbeko ha comunque sbriciolato il precedente primato personale evidenziando una crescita esponenziale, frutto, in particolare, dell’acquisita padronanza del triplo axel.

Approfondire ulteriormente gli aspetti tecnici del programma libero maschile della Cup of China lascerebbe il tempo che trova in quanto gli atleti che dopo il programma corto occupavano le prime sei posizioni in classifica sono stati condizionati nelle rispettive prestazioni da quanto avvenuto nel warm-up e sono scesi in pista privi della necessaria serenità e concentrazione per esprimersi al top del potenziale.

CLASSIFICA FINALE

01) (RUS) - Maxim KOVTUN  (video)   
243.34 (1|1) SB
02) (JPN) - Yuzuru HANYU  (video)   
237.55 (2|2) SB
03) (USA) - Richard DORNBUSH  (video)   
226.73 (4|4)
04) (CAN) - Nam NGUYEN  (video)   
221.85 (6|5)
05) (UZB) - Misha GE  (video)   
219.28 (7|3) NR
06) (CHN) - Han YAN  (video)   
206.65 (3|7) SB
07) (ISR) - Alexei BYCHENKO  (video)   
204.15 (5|8) SB
08) (JPN) - Keiji TANAKA  (video)   
189.26 (11|6) SB
09) (KOR) - Jin Seo KIM  (video)   
183.46 (9|9)
10) (CHN) - Yuhang GUAN  (video)   
177.66 (8|10) PB
11)  (CHN) - Yi WANG  (video)   
160.92 (10|11) SB

Legenda:
SR - season record / primato stagionale assoluto
SB – season best / primato stagionale
PB – personal best /primato personale
NR - national record / primato nazionale