Miki Ando: "Ora sono una persona diversa dalla campionessa del 2011"

Miki Ando: 'Ora sono una persona diversa dalla campionessa del 2011'
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Dunja Ivić

Figure skating - Golden Spin 2013

Miki Ando: "Ora sono una persona diversa dalla campionessa del 2011"

In seguito al programma corto femminile della gara del Golden Spin in corso questo fine settimana a Zagabria si è tenuta una piccola conferenza stampa dove oltre alla coreana YuNa Kim si è potuta esprimere anche l'ex iridata giapponese Miki Ando. L'atleta, oltre a rispondere a tutte le domande dei giornalisti giapponesi, ha avuto l'accortezza di tradurre le proprie stesse risposte dal giapponese all'inglese a beneficio della stampa europea presente in sala. Vi riportiamo quindi le dichiarazioni di Ando raccolte per noi dal vivo da Dunja Ivić.

Come commenti la tua performance durante il programma corto?

Questa è la prima volta che provo il triplo toeloop-triplo toeloop in gara. In genere facevo triplo toeloop-triplo loop. So che oggi la mia combinazione di salti è uscita un po' sottruotata, ma sono comunque contenta di averla completata. Questo sistema di giudizio è molto punitivo nei confronti di queste imprecisioni quindi eseguire la triplo-triplo è un grosso rischio.

In che modo è cambiato il tuo approccio alle gare?

Il mio approccio alle gare non è cambiato. E' la mia condizione fisica ad essere cambiata. Dopo aver dato luce alla bambina la condizione muscolare era ormai persa ed è stato molto dura ritornare a pattinare. Adesso mi sento bene, ma a fine gara non ho più energie. Prima di arrivare qui a Zagabria sono stata in ospedale, in Italia. Non so come reagirà il mio corpo a lungo andare, il problema non sta tanto nella mentalità ma nelle condizioni di salute.

Non mi interessa particolarmente il risultato, adesso non ho più il sogno di diventare campionessa, di vincere medaglie: mi concentro sempre solo sulla mia prestazione. Il mio obiettivo adesso è di esprimere le mie emozioni al pubblico, far sì che arrivi il mio messaggio. Sono stata molto felice di vincere i mondiali ma oggigiorno sono una persona completamente diversa da quella di allora.

Sei tornata a gareggiare a Zagabria dopo l'ultima tua gara qui nel lontano 2001, che ricordi hai di quell'occasione?

Il mio debutto internazionale in categoria novice avvenne al Mladost Trophy e volevo tanto ritornare, ricordo ogni particolare. Vedo che tutto è rimasto uguale; mi ricordo persino l'albergo. Sono davvero contenta di ritornare qui.

Quali sono le tue possibilità di entrare a far parte della squadra olimpica?

Prima di tutto devo entrare in squadra nazionale. Sono venuta a Zagabria su invito degli organizzatori e gliene sono molto grata. Penso che le mie chance stiano aumentando; devo eseguire un buon programma libero per poi ripetermi in una prestazione pulita ai nazionali.

Parlaci del tuo nuovo tecnico e del tuo nuovo ambiente di lavoro a Milano.

Sono molto contenta del mio nuovo tecnico (Valter Rizzo, ndr). Mi alleno a Milano perchè è lì che lui lavora. Lavora con grande precisione e sa esattamente come aiutarmi. E' molto severo ma sa anche capire come farmi superare i momenti difficili e riusciamo anche a ridere e scherzare insieme in allenamento.

Infine arriva il commento del tecnico Valter Rizzo riguardo la prestazione dello short di ieri:

Si tratta di una prestazione senza dubbio migliore rispetto a quella di Graz. E' così che l'abbiamo pianificata. Sono abbastanza contento per lo short, le trottole hanno ottenuto livelli bassi quindi ci lavoreremo su. Stiamo migliorando e penso che saremo pronti per i nazionali.

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