Voronov e Menshov: "Ora le decisioni non dipendono da noi"

Voronov e Menshov: 'Ora le decisioni non dipendono da noi'
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Voronov e Menshov: "Ora le decisioni non dipendono da noi"

Al termine della gara maschile conclusasi nel pomeriggio ai campionati europei di Budapest, i primi tre ragazzi classificati ovvero Fernandez, Voronov e Menshov hanno rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa e risposto alle domande dei giornalisti. Ecco le loro impressioni, raccolte per noi dal vivo da Laura Sciarrillo.

Sergei Voronov, pensi che stasera la Russia possa prendere una decisione sul chi mandare ai Giochi Olimpici?
Voronov: Questa domanda la devi rivolgere alla federazione. Domani ci sarà un test per Plushenko. Mi spiace, ma questa è una domanda alla quale io non posso rispondere.
Javier Fernandez, cosa pensi di poter fare per ridurre la distanza nei confronti di Patrick Chan?
Fernandez: E' difficile dirlo, lui ha molto più punti sulle componenti del programma rispetto a me. Quindi proverò a spingermi ulteriormente durante queste due settimane. Alla fine, è questo che farà la differenza.
Sergei Voronov, ritornando al discorso olimpiadi, tu saresti pronto e vorresti andare a gareggiare?
Voronov: Certamente mi piacerebbe esserci, e come potrei non essere pronto? Accade solo una volta ogni quattro anni, ogni atleta muore dalla voglia di esserci.
Konstantin Menshov, pensi che senza l'errore sul quadruplo ieri ora ti troveresti in una posizione più alta in classifica? Cosa ne pensa il tuo allenatore?
Menshov: Purtroppo non ho ancora completato un programma corto pulito in questa stagione. Perciò non posso dire come sarebbe andata altrimenti. Il mio allenatore mi ha parlato, come sempre. Il quadruplo è un rischio nel corto, ma c'è comunque il 50% di possibilità che vada bene, quindi sì.. è molto rischioso programmarlo.
Pensi che il risultato di oggi insegni alla vostra federazione che si debbano seguire i principi sportivi nella decisione sul chi convocare alle gare internazionali?
Menshov: Come ha detto Sergei, non decideremo chi verrà mandato alle gare. Sono solo contento di essere riuscito ad ottenere il bronzo.
Fernandez, tornerai a Madrid o direttamente a Toronto per allenarti prima dei Giochi?
Fernandez: Non ne sono ancora sicuro. L'anno scorso tornai in Spagna per un paio di giorni, per fare delle interviste. Ma mi immagino già la faccia di Brian (Orser, nrd, il suo tecnico) che dice "noo, abbiamo le olimpiadi". Ecco, so già la risposta, andrò a Toronto.
Ti ricordi i tuoi primi Europei?
Fernandez: Sì, è stato tanto tempo fa, sono in categoria senior dai tempi dei mondiali di Tokyo, quindi dal 2007. Sono tanti anni, ho fatto la gavetta molto lentamente, non penso di essermi nemmeno qualificato per il libero all'epoca.
Già pensavi di poter diventare due volte campione europeo?
Fernandez: Assolutamente no! E' qualcosa che non si addice ad uno spagnolo, forse pensavo. Ma lentamente mi sono fatto strada e piano piano ho cominciato a credere in me stesso.
Menshov, cosa ti ha spinto a continuare a pattinare durante tutti questi anni?
Menshov: Questa è in effetti una delle domande più frequenti che mi vengono poste. Ho continuato perchè sentivo di essere ancora forte, ho 30 anni ma non mi sento vecchio, sento di poter dare ancora tanto e voglio dimostrarlo al pubblico e ai giudici. Adesso mi prendo una piccola pausa perchè non abbiamo avuto alcuna vacanza, vorrei mangiare del cibo delizioso ora che posso!
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