Javier Fernandez si impone nel Campionato europeo delle sorprese

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Figure skating - Campionati Europei 2014

Javier Fernandez si impone nel Campionato europeo delle sorprese

Lo spagnolo Javier Fernandez si è riconfermato sul trono continentale dominando in lungo e in largo la gara maschile dei Campionati Europei di pattinaggio di figura, ospitati dalla "Syma Hall" di Budapest.

L'iberico, dopo essersi imposto per dispersione nel primo segmento di gara, ha fatto valere la sua superiorità tecnica e artistica anche nel programma libero completando una sorta di percorso netto in quanto su ogni singola voce del punteggio si è rivelato il migliore del lotto.

Ciò premesso, l'ambizioso libero presentato dall'allievo di Brian Orser non è stato immune da qualche sbavatura specie sui tre quadrupli presentati, comunque completati. La nota positiva è stata rappresentata senza dubbio dagli elementi di trottola, tutti arrivati al massimo livello a disposizione, mentre, come sovente avvenuto in passato, qualche problema è arrivato in coincidenza del triplo lutz, oggi eseguito doppio anzichè triplo.

Per quanto riguarda il resto della classifica, non sono mancate le sorprese. La medaglia d'argento è andata al russo Sergei Voronov, atleta che ha cambiato completamente volto da quando ha iniziato a lavorare con Eteri Tutberdize, allenatrice tra l'altro di Julia Lipnitskaia. L'ormai ventiseienne di Mosca, autore di due programmi di enorme solidità, si è concesso il lusso di migliorare il primato personale di una trentina di lunghezze, proponendo la sua timida candidatura a rappresentare i colori russi negli imminenti Giochi Olimpici di casa. Voronov ha ben eseguito due quadrupli toeloop e sei tripli, compresi due axel, rivelandosi uno dei pochi in grado di tenere testa a Fernandez sul fronte tecnico. Inoltre, dopo anni, è riuscito a completare un triplo lutz, salto per lui storicamente ostico.

Il gradino più basso del podio, al termine di una rimonta senza precedenti in ambito di Campionati ISU, è stato conquistato dal veterano Konstantin Menshov, solo undicesimo al termine della prima parte di gara. Il trentenne di San Pietroburgo ha pattinato nell'occasione il programma libero della vita concedendosi il lusso di precedere quel Maxim Kovtun che nella passata stagione tra mille polemiche gli era stato preferito dalla federazione proprio in occasione dei Campionati Europei. Nello specifico, Menshov ha completato in maniera egregia due quadrupli toeloop e sei salti tripli, compresi due axel, facendo registrare un punteggio tecnico in scia al vincitore.

Per la terza volta in carriera, la quinta contando i Mondiali, il ceco Michal Brezina si è dovuto accontentare della medaglia di legno, mancando il podio per soli ventotto centesimi di punto. Nel programma libero, fatali sono stati gli errori, quantificabili in una quindicina di punti, sul secondo quadruplo salchow, eseguito doppio, e sul tentativo di triplo rittberger, anche in questo caso fermatosi a due rotazioni.

L'atteso Kovtun, abbandonato dalle alte percentuali di realizzazione dei salti qudrupli sciorinate ad inizio stagione, si è dovuto accontentare della quinta moneta. A seguire, si sono piazzati il tedesco Peter Liebers, al migliore risultato della carriera con tanto di nuovo primato nazionale, e il ceco Tomas Vener, oggi protagonista di troppi passaggi a vuoto sugli elementi di salto, senza dimenticare la trottola di maggiore valore (combinata con cambio piede) buttata via.

Brian Joubert, ottavo, è stato il migliore dei francesi in gara, mentre Florent Amodio, innervositosi per gli errori sul duplice tentativo di quadruplo salchow, è stato autore di un libero sconcertante e a tratti indolente, che lo ha relegato in dodicesima posizione alle spalle del positivo belga Jorik Hendrick, del progredito israeliano di scuola ucraina Alexei Bychenko, dello svedese Alexander Majorov, smarritosi nel programma odierno, e del meno quotato connazionale Chafik Besseghier.

Paul Bonifacio Parkinson, unico italiano in gara, ha chiuso in ventitreesima posizione, confermando le enormi difficoltà sugli elementi di salto emerse nel programma corto. Al di là della prestazione tecnica piuttosto mediocre e delle ataviche lacune sul versante artistico, quello che sconvolge maggiormente resta la costruzione dei programmi di gara, oltremodo ambiziosi per la forma del momento e probabilmente per il bagaglio tecnico a disposizione. La speranza è che, in vista dei Giochi Olimpici, la federazione italiana possa in qualche modo valutare attentamente quale atleta iscrivere in quanto il Parkinson visto in questi Europei e in tutte le competizioni di primo livello finora disputate ha ampiamente dimostrato di non essere all'altezza.

Alla luce dei risultati odierni, la Russia e la Repubblica Ceca potranno schierare tre pattinatori nei prossimi Campionati Europei che si terranno a Stoccolma in Svezia, mentre Spagna, Francia, Germania, Israele e Belgio avranno a disposizione due posti.

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