Dopo sette tappe e quattordici lunghi segmenti di gara, è stato necessario attendere il termine dell'ultimissima prova per conosocere il nome della sesta finalista.
Comunque sia andata a finire, le competizioni femminili del circuito Junior Grand Prix hanno confermato di possedere un pathos unico ed hanno regalato emozioni a volontà. Per questo motivo, la "Dom Sportova" di Zagabria non poteva che essere un teatro privilegiato di un programma libero per cuori forti, che non ha lesinato colpi di scena fino all'ultimo istante utile.
Quando tutto lasciava presupporre la qualificazione alla finale di Barcellona della quattordicenne giapponese Wakaba Higuchi, vincitrice del corto di giovedì ed autrice di una convincente prestazione nel libero odierno, la connazionale Marin Honda, scesa in pista senza alcun tipo di pressione in quanto pressochè certa del viaggio premio in Spagna, è stata autrice di una prova senza alcuna sbavatura, che le ha consentito di conquistare il primo successo nel circuito e di eliminare Higuchi a vantaggio della russa Alisa Fedichkina, spettatrice interessata della competizione. La rivalità tra le due grandi speranze nipponiche del pattinaggio di figura, iniziata nell'ormai lontano 2011, si è così arricchita di un nuovo capitolo e le lacrime sul podio di Higuchi hanno rappresentato la perfetta sintesi di un epilogo che in pochi avrebbero previsto. Ovviamente, non si fa riferimento ad un eventuale gioco di squadra, che non può esistere in questa disciplina, ma alle ataviche difficoltà di Honda nell'eseguire un programma senza almeno un passaggio a vuoto.
La quattordicenne di Kyoto, terza al termine del programma corto, ha eseguito nel segmento più lungo di gara due doppi axel e sette salti tripli, tra cui due flip, ma aspetto tecnico a parte, ha surlcassato Higuchi sul fronte artistico dimostrandosi decisamente calata nella parte e pienamente a suo agio sulla coreografia creata da Tom Dickson sulle note della colonna sonora del film "Beetlejuice".
Honda, altro prodotto della sempre più emergente scuola di Mie Hamada, si è unita all'affollata compagnia delle atlete capaci di abbattere il muro dei 180 punti nel corso della stagione. Non può, peraltro, passare inosservato come le migliori prestazioni delle sei finaliste siano racchiuse in un range che parte dai 181,22 punti di Honda e arriva ai 189,50 punti della russa Polina Tsurkaya, primatista stagionale.
Wakaba Higuchi, alle prese con programmi che non sembrano in grado di valorizzare le sue migliori qualità, velocità in primis, ha detto addio alla finale aprendo in volo un flip, storicamente il salto per lei più complesso. Tuttavia, non si può dimenticare quanto eseguito in precedenza, tra cui le combinazioni triplo lutz/triplo rittberger in apertura e triplo lutz/triplo toeloop nella seconda metà della musica. A conti fatti, la quattordicenne di Tokyo ha messo insieme due doppi axel e sei salti tripli, tra cui due lutz e due rittberger, ma, non casualmente, è stata surclassata dalla più elegante e rilassata Honda su ciascuna voce delle componenti del programma.
La prossima sfida tra le due giapponesi, con Shiraiwa, Mihara, Sakamoto, Matsuda, Nitaya e Aoki tutt'altro che battute, si terrà presso la prefettura di Ibaraki tra il 21 e il 23 novembre. Ci sarà in palio l'ambito titolo nazionale juniores e probabilmente un posto al sole in vista degli appuntamenti più importanti del 2016.
La diciassettenne russa Diana Pervuskhina, che, al termine del programma corto aveva accarezzato il sogno di riuscire a garantirsi un insperato accesso in finale, è naufragata nella prova odierna confermando le storiche difficoltà nel riuscire ad eseguire liberi di consistenza. L'allieva di Evgeni Rukavitsin ha, in ogni caso, conquistato il primo podio della carriera nel circuito riuscendo a resistere al ritorno della sedicenne coreana Ji Hyun Byun, una sorta di clone di Yu Na Kim in termini di eleganza.
A seguire, si è piazzata la convincente azzurra Sara Casella, che, in virtù del risultato odierno consentirà ad una pattinatrice italiana nata tra il 1999 e il 2001 di prendere parte alla seconda edizione dei Giochi Olimpici Invernali Giovanili. La diciassetteenne allenata da Claudia Masoero ed Edoardo De Bernardis ha sfoderato a Zagabria due programmi di qualità tornando a padroneggiare al meglio il triplo lutz. Dopo il settimo posto ottenuto nel corto, la nativa di Aosta è salita di colpi nel segmento più lungo di gara ben completando un doppio axel e cinque salti tripli. Casella, a parte qualche livello perso qua e là sugli elementi di trottola, non ha commesso sbavature valorizzando al meglio la coreografia di Edorardo De Bernardis sulle non banali note di "Send in The Clowns" e mettendo in bella mostra pregevoli doti interpreative. Il risultato è quasi storico per il movimento italiano visto e considerato che in passato le sole Kostner (capace di vincere), Berton (terza in un'occasione) e Garlisi (quarta) sono riuscite ad ottenere un piazzamento migliore. L'unico motivo di rammarico è legato ai pochi centesimi di punto mancanti (ventidue per la precisione) per archiviare il minimo tecnico per i Mondiali senior.
Grazie a Marin Honda, il Giappone ha archiviato il terzo successo stagionale e il quarantaquattresimo nel circuito, comprese cinque affermazioni in finale. Peraltro, ben sette pattinatrici nipponiche hanno ottenuto almeno un podio, per un totale complessivo di dieci piazzamenti nelle prime tre posizioni.
QUALIFICATE PER LA FINALE DI BARCELLONA
30 punti [15|15] (377,35) – [RUS] TSURSKAYA Polina
30 punti [15|15] (369,89) – [RUS] SOTSKOVA Maria
30 punti [15|15] (351,30) – [JPN] SHIRAIWA Yuna
28 punti [13|15] (337,66) – [JPN] HONDA Marin
26 punti [13|13] (361,41) – [JPN] MIHARA Mai
22 punti [09|13] (353,97) – [RUS] FEDICHKINA Alisa
RISERVE
22 punti [13|09] (329,39) – [JPN] SAKAMOTO Kaori
22 punti [11|11] (340,67) - [KOR] CHOI Da Bin
22 punti [11|11] (332,38) - [USA] LE Vivian
Nella fase di qualificazione ormai passata agli archivi, cinque tappe su sette sono state vinte da pattinatrici alla prima stagione in categoria juniores. Inoltre, quattro delle sei finaliste hanno da poco compiuto quattordici anni o li compiranno nei prossimi mesi. Come avvenuto nella passata stagione, si sono qualificate per l'atto conclusivo di Barcellona solamente atlete battenti bandiera russa o giapponese.
CLASSIFICA TAPPA DI ZAGABRIA
1) JPN - Marin HONDA
181.22 (3|1)
2) JPN - Wakaba HIGUCHI
175.06 (1|2)
3) RUS - Diana PERVUSHKINA
153.23 (2|4)
4) KOR - Ji Hyun BYUN
148.13 (6|3)
5) ITA - Sara CASELLA
142.59 (7|5)
6) HUN - Ivett TOTH
138.70 (4|8)
7) SWE - Matilda ALGOTSSON
134.14 (9|7)
8) CZE - Michaela-Lucie HANZLIKOVA
133.33 (11|6)
9) CAN - Kim DECELLES
132.92 (5|9)
10) USA - Paige RYDBERG
124.87 (8|10)
11) USA - Sarah NUNEZ
120.29 (10|11)
12) GER - Maria-Katharina HERCEG
116.33 (12|14)
13) FIN - Karoliina LUHTONEN
113.74 (14|13)
14) TUR - Elif ERDEM
113.05 (15|12)
15) CHN - Minglu ZHAO
108.86 (18|15)
16) ROU - Amanda STAN
108.32 (16|16)
17) BUL - Teodora MARKOVA
97.27 (17|17)
18) SVK - Nina LETENAYOVA
91.58 (19|19)
19) LAT - Elizabete JUBKANE
91.41 (20|18)
20) KAZ - Alina SYDYKOVA
86.89 (22|21)
21) THA - Thita LAMSAM
83.94 (25|20)
22) CRO - Christina Lillian BAKER
82.99 (23|22)
23) SLO - Marusa UDRIH
79.03 (21|23)
24) SIN - Phoebe WANG
75.38 (24|24)
25) CRO - Mihaela STIMAC ROJTINIC
70.61 (27|25)
26) NZL - Brooke TAMEPO
69.85 (26|26)
27) SRB - Zona APOSTOLOVIC
65.72 (29|27)
28) CRO - Patricia SKOPANCIC
61.21 (30|28)
WD) AUT - Lara ROTH
(13| - )
WD) AUS - Amelia Scarlett JACKSON
(28| - )
Approfondimenti
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Marin HONDA (JPN) - JGP Zagreb 2015 - free program
ISU Junior Grand Prix, Sabato 10 Ottobre 2015Video
Wakaba HIGUCHI (JPN) - JGP Zagreb 2015 - free program
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