Elena Radionova "asfalta" la concorrenza nel Nebelhorn Trophy

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Figure skating - Nebelhorn Trophy

Elena Radionova "asfalta" la concorrenza nel Nebelhorn Trophy

Debutto con il botto in categoria senior per la quattordicenne russa Elena Radionova, vincitrice per dispersione nella competizione femminile della quarantacinquesima edizione del Nebelhorn Trophy.

La detentrice del titolo iridato juniores, da subito a suo agio al cospetto di avversarie decisamente navigate, ha dominato il segmento più lungo di gara in cui, oltre ad aver ottenuto il punteggio tecnico più alto, è stata la migliore in quattro delle cinque componenti del programma. L'allieva di Inna Goncharenko ha sciorinato un repertorio tecnico di primo piano eseguendo trottole attentamente studiate per raggiungere il livello quattro (layback o rovesciata che dir si voglia su tutte) e un repertorio di salti tripli con rari eguali sul globo (si sono contati ben sette tripli ben completati). L'unico passaggio a vuoto è stato rappresentato da una caduta su un banale doppio axel, accolta dall'adolescente moscovità con una smorfia di stupore.

Superato in scioltezza il primo test, Radionova è ora attesa dall'impegno con il Grand Prix, in cui il minimo sindacale appare l'accesso alla finale di Saitama in programma a dicembre. Il suo biglietto da visita saranno i 188,21 punti ottenuti nel Nebelhorn.

Il posto d'onore è andato alla neo-mamma giapponese Miki Ando (162,86), apparsa maggiormente a suo agio nella prova di ieri. La due volte campionessa mondiale ha sicuramente pagato la ruggine per i trenta mesi di inattività e nella seconda parte del libero è apparsa piuttosto in affanno. Ciò premesso, l'impressione destata resta positiva, seppure ci sia da lavorare parecchio sugli elementi di trottola ed occorra rifinire il programma libero non apparso come costruzione sul livello del corto.

Il podio è stato completato dalla diciottenne statunitense Ashley Cain (162,39), autrice del secondo libero di giornata, malgrado un avvio "shock", caratterizzato da una caduta rovinosa su un tentativo di triplo lutz e da un atterraggio oltremodo complesso del primo triplo flip. L'ex pattinatrice di coppia ha però avuto il merito di saper reagire mancando alla fine l'aggancio ad Ando per meno di mezzo punto.

Per quanto riguarda la qualificazione olimpica, possono festeggiare atlete di ben tre continenti diversi. Hanno, infatti, guadagnato il posto per la nazione di appartenenza l'emergente diciottenne australiana Brookle Han (147,16), con tanto di nuovo record nazionale, la georgiana Elene Gedevanishvili, già presente a Torino e Vancouver, la sorprendente diciannovenne norvegese Anne Line Gjersem (142,87), la quindicenne ceca di stanza ad Oberstdorf Elizaveta Ukolova (136,72) e la diciassettenne brasiliana Isadora Williams (130,08), che, salvo imprevisti, sarà la prima pattinatrice sudamericana a prendere parte ai Giochi Olimpici. Va anche rimarcato che un'atleta norvegese tornerà a calcare il "ghiaccio a cinque cerchi" a distanza di cinquanta anni esatti dall'ultima apparizione.

Si leccano, invece, le ferite la comunque positiva lituana Inga Janileviciute (128,19), rimasta fuori per meno di due punti, e la deludente finlandese Juulia Turkkila (121,82), che non consentirà alla connazionale Kiira Korpi, ora infortunata, di essere della partita a Sochi.

Sconcertante, infine, la prestazione della spagnola Sonia Lafuente (107,30), presentatasi ad un appuntamento chiave in condizioni di forma decisamente approssimative. Parla per lei un libero in cui è caduta sull'unico triplo tentato, peraltro un toeloop, ed ha presentato solo salti doppi. I fasti del settimo posto degli ultimi Campionati Europei sono parsi ben più lontani di soli otto mesi.

 

I trenta posti a disposizione per i Giochi Olimpici di Sochi risultano così assegnati:

COREA 3
GIAPPONE 3
STATI UNITI 3
ITALIA 2
CINA 2
CANADA 2
RUSSIA 2
FRANCIA 1
SVEZIA 1
UCRAINA 1
ESTONIA 1
SLOVACCHIA 1
GERMANIA 1
GRAN BRETAGNA 1
AUSTRALIA 1
GEORGIA 1
NORVEGIA 1
AUSTRIA 1
REPUBBLICA CECA 1
BRASILE 1

 

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