La prima edizione della “Team Challenge Cup”, ospitata dalla “Spokane Arena” di Spokane negli Stati Uniti, è stata vinta dalla compagine nordamericana, che si è imposta con vantaggio abissale sulla concorrenza.
In virtù dei valori in campo, si pensava che, in chiave successo, potesse essere determinante la sessione pomeridiana dedicata a danza e coppie di artistico in quanto il Nordamerica era riuscito a guadagnare quasi sedici lunghezze sull’Europa e oltre cinquantatrè sull’Asia. In realtà, il continente ospitante ha raccolto più punti anche sommando tutti i risultati delle gare in singolo.
In generale, il livello medio dell’evento si è rivelato decisamente elevato, ma il fatto non sorprende più di tanto alla luce dei criteri di selezione. Non sono mancate prestazioni in qualche modo già entrate nella storia della disciplina e premiate con punteggi stellari. Resta ora da capire se i riscontri ottenuti a Spokane verranno ufficialmente presi in considerazione per stabilire le varie tipologie di primato. Al riguardo, si attendono notizie dalla federazione internazionale.
CLASSIFICA FINALE
1) 892.42 - AMERICA
2) 848,06 - EUROPA
3) 802,22 - ASIA
La squadra del continente americano si è imposta in tre delle quattro specialità. L’Asia ha, invece, avuto la meglio per poco più di un punto in campo maschile. Va ricordato che la compagine asiatica ha conquistato il successo nella prima giornata dell'evento in cui si sono disputati i programmi corti delle discipline in singolo.
COPPIE DI ARTISTICO
I canadesi Duhamel/Radford hanno fatto letteralmente il vuoto, forti di un tasso tecnico superiore alla concorrenza e soprattutto della capacità di limitare i passaggi a vuoto. Impeccabili su ciascun elemento di coppia, i campioni iridati hanno commesso qualche sbavatura sui salti in parallelo, ma, a conti fatti, sono stati in grado di dettare legge non solo sul versante tecnico, ma anche su ciascuna voce delle componenti del programma.
In seconda posizione, con un gap superiore ai tredici punti, si sono attestati i russi Ksenia Stolbova/Fedor Klimov, oggi traditi dal triplo salchow, lanciato o in parallelo non fa differenza.
Gli italiani Nicole Della Monica/Matteo Guarise hanno ottenuto il quinto riscontro lasciando sul piatto qualche punto sui salti in parallelo, ma palesando l’ormai consueta consistenza sui sollevamenti e sulla maggior parte degli elementi di coppia.
CLASSIFICA
(in grassetto i punteggi validi ai fini della Team Challenge Cup)
1) CAN - Meagan DUHAMEL /Eric RADFORD (video)
143.78 (74.92|72.56)
2) RUS - Ksenia STOLBOVA / Fedor KLIMOV (video)
130.46 (61.06|70.40) – 1.00
3) USA - Alexa SCIMECA / Chris KNIERIM (video)
122.15 (61.75|62.40) – 2.00
4) CHN - Xuehan WANG /Lei WANG
118.78 (59.10|59.68)
5) ITA - Nicole DELLA MONICA / Matteo GUARISE (video)
105.88 (51.88|54.00)
6) JPN - Sumire SUTO / Francis BOUDREAU-AUDET
98.02 (52.74|49.04) – 1.00
DANZA
Al termine di una lotta serrata sul filo dei centesimi, i canadesi Weaver/Poje hanno preceduto gli statunitensi Chock/Bates. Gli allievi di Pasquale Camerlengo hanno così in qualche modo riscattato il passaggio a vuoto dei recenti Mondiali togliendosi la soddisfazione di regolare l’intera concorrenza sul versante tecnico.
Gli azzurri Cappellini/Lanotte hanno fatto segnare il terzo riscontro restando in scia alle coppie nordamericane. Per lottare ad armi pari con gli abituali avversari, è mancato un livello quattro su una delle due sequenze di passi in coppia.
CLASSIFICA
(in grassetto i punteggi validi ai fini della Team Challenge Cup)
1) CAN - Kaitlyn WEAVER / Andrew POJE (video)
111.56 (55.34|56.22) PB
2) USA - Madison CHOCK / Evan BATES (video)
111.30 (54.48|56.82)
3) ITA - Anna CAPPELLINI / Luca LANOTTE (video)
108.96 (53.40|55.56)
4) GBR - Penny COOMES / Nicholas BUCKLAND
100.90 (50.98|49.92)
5) CHN - Shiyue WANG / Xinyu LIU
83.18 (41.18|42.10)
6) KOR - Rebeka KIM/ Kirill MINOV
82.16 (42.64|39.54)
SETTORE FEMMINILE
Il piatto forte dell’evento è stato il programma libero femminile, caratterizzato da quattro prove da punto esclamativo. Evgenia Medvedeva, Satoko Miyahara, Ashley Wagner e Gracie Gold si sono espresse su livelli di assoluta eccellenza sciorinando il migliore pattinaggio della carriera. La russa e la giapponese, così come avvenuto nello short-program, sono state impeccabili da un capo all’altro eseguendo con qualità due doppi axel e sette salti tripli, conditi con passi e trottole strappa applausi. Le due nordamericane non sono state da meno, ma entrambe hanno commesso una sbavatura su uno degli elementi di salto (triplo rittberger per Gold e combinazione triplo flip/triplo toeloop per Wagner, peraltro collocata nella seconda parte della musica).
A margine, va rimarcato come Evgenia Medvedeva abbia fatto registrare il punteggio più alto di sempre nel segmento di gara.
L’italiana Roberta Rodeghiero ha chiuso la prova in nona posizione.
CLASSIFICA
(in grassetto i punteggi validi ai fini della Team Challenge Cup)
1) RUS - Evgenia MEDVEDEVA (video)
151.55 (78.19|73.36) PB
2) JPN - Satoko MIYAHARA (video)
145.02 (76.06|68.96) PB
3) USA - Ashley WAGNER (video)
143.20 (71.12|72.08) PB
4) USA - Gracie GOLD (video)
142.00 (71.92|70.08) PB
5) RUS - Elena RADIONOVA (video)
133.31 (66.11|67.20)
6) KAZ - Elizabet TURSYNBAEVA (video)
123.61 (64.17|59.44) PB
7) JPN - Rika HONGO (video)
122.15 (61.47|61.68) -1.00
8) CAN - Gabrielle DALEMAN (video)
115.93 (55.05|60.88)
9) ITA - Roberta RODEGHIERO (video)
105.00 (48.80|57.20) -1.00
SETTORE MASCHILE
Anche oggi, il protagonista principale è stato Shoma Uno, sceso in pista con l’intenzione di presentare un programma dal base-value secondo solamente agli standard abituali dello storico rivale Boyang Jin. Il risultato finale ha dato ragione al diciottenne nipponico, capace per la seconda volta in carriera di infrangere la barriera dei 190 punti in un evento internazionale. In un modo o nell’altro, l’allievo di Machiko Yamada è riuscito ad atterrare tre salti quadrupli, tra cui un buon flip ad inizio programma. L’esecuzione dei quadrupli toeloop, collocati entrambi nella seconda metà della musica, non è stata, invece, impeccabile, ma entrambi gli elementi di salto sono stati ruotati.
Il secondo punteggio di giornata è stato ottenuto da Jason Brown, che ha così chiuso in bellezza una stagione connotata in negativo dagli infortuni. Lo statunitense è stato il migliore del lotto nella somma delle componenti del programma e per la prima volta si è spinto oltre i 180 punti nel segmento di gara, fatto senza precedenti per il movimento a stelle e strisce. In sostanza, Brown ha dimostrato di essere al momento il più forte “non quadruplista” in circolazione. Nell'occasione, ha completato due doppi axel e otto salti tripli, tra cui un axel atterrato con l'aiuto di uno step-out.
A seguire, si è piazzato il connazionale Adam Rippon, che ha confermato lo stato di grazia emerso nelle ultime uscite, mentre il cinese Boyang Jin, autentica rivelazione della stagione, non è andato oltre il sesto posto a causa di diversi passaggi a vuoto sugli elementi di salto pianificati. Tuttavia, il fatto che il diciottenne di Harbin abbia mollato la presa solamente a fine aprile in occasione dell’ultimo programma di gara stagionale la dice lunga sul potenziale dell’atleta e soprattutto sulla consistenza palesata. L’asiatico è stato preceduto dagli europei Mikhail Kolyada e Michal Brezina, decisamente più brillanti rispetto all’opaco short-program di ieri.
CLASSIFICA
(in grassetto i punteggi validi ai fini della Team Challenge Cup)
1) JPN - Shoma UNO (video)
192.92 (103.42|89.50) PB
2) USA - Jason BROWN (video)
181.50 (89.80|91.70) PB
3) USA - Adam RIPPON (video)
166.68 (80.68|87.00) -1.00
4) RUS - Mikhail KOLYADA (video)
165.48 (83.28|83.20) - 1.00
5) CZE - Michal BREZINA
158.30 (76.60|81.70)
6) CHN - Boyang JIN (video)
156.71 (84.01, 73.70) -1.00
7) KAZ - Denis TEN (video)
147.77 (68.17|81.60) -2.00
8) RUS - Sergei VORONOV (video)
132.79 (58.49|74.30)
9) CAN - Nam NGUYEN (video)
127.10 (58.80|69.30) - 1.00
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Passo Costalunga | 13/13 | 80-130 cm |
Alpe di Siusi | 22/24 | 50-80 cm |
Obereggen | 17/20 | 10-40 cm |
Folgarida | 17/17 | 20-65 cm |
Madesimo | 10/11 | 20-30 cm |
Sestola | 13/14 | 80-100 cm |
Klausberg | 11/11 | 35-84 cm |
Pila Aosta | 12/14 | 20-30 cm |
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