E' finita la battaglia contro il cancro, tornato a 5 anni di distanza dalla prima diagnosi del 2017, per la velocista di Montecampione che lascia un vuoto enorme, proprio nei giorni dei trionfi azzurri a Méribel.
Mercoledì 8 Febbraio 2023
Un pugno nello stomaco, la notizia che mai si vorrebbe scrivere.
Una campionessa che ci lascia, una campionessa dalla dolcezza infinita e dai piedi magici, lei che sapeva fare correre lo sci come poche al mondo.
Elena Fanchini non c'è più, portata via da un tumore maledetto, comparso per la prima volta nel 2017, sconfitto per tornare in pista e lottare ancora, da vera leonessa di quel gruppo meraviglioso di azzurre che lei e la sorella Nadia (ma anche Sabrina è stata azzurra di buon livello) hanno contribuito a rendere grande per anni.
Nelle straordinarie giornate dei trionfi mondiali di Federica Brignone e Marta Bassino, la morte della velocista di Montecampione, a soli 37 anni, lascia tutti sgomenti, senza parole, solo con la voglia di piangere una donna davvero amata da chiunque nell'ambiente.
Lei che a 19 anni fu capace di cogliere un fantastico argento, sulla “Deborah Compagnoni” di Santa Caterina Valfurva, nel Mondiale di Bormio 2005 che la vide esplodere quale fenomenale talento della velocità, seconda nella discesa iridata dietro a Janica Kostelic e davanti ad altre stelle come Goetschl e Vonn.
Poi i mille infortuni, le ginocchia martoriate e quella voglia matta di tornare sempre, per rivincere in Coppa del Mondo, a quasi 10 anni dalla prima volta a Lake Louise, ancora nella sua discesa, in un tempio come Cortina. Il cancro l'ha fermata prima delle Olimpiadi di PyeongChang 2018, ma Elena è riuscita ancora a rimettere gli sci ai piedi, prima di salutare tutti con quel suo sorriso contagioso.
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