Celina Seghi, i 100 anni di un mito dello sci femminile azzurro: Abetone è in festa

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Celina Seghi, i 100 anni di un mito dello sci femminile azzurro: Abetone è in festa

Il 6 marzo 1920 nacque la prima fuoriclasse del nostro sci: dalle medaglie olimpiche sfiorate al bronzo mondiale di Aspen sino al record assoluto ai campionati italiani, quante storie da raccontare.

Cent'anni e non sentirli, basta chiedere a Celina Seghi.

La prima fuoriclasse del nostro sci, un'autentica leggenda che oggi festeggia un compleanno speciale, assieme alla gente dell'Abetone che l'ha vista crescere e diventare il punto di riferimento della nazionale femminile, tutt'ora primatista in termini di titoli italiani (25!) conquistati, con quella medaglia olimpica sfiorata più volte, un bronzo mondiale e la certezza che solo la guerra le abbia portato via tanti trionfi che avrebbe meritato, nel periodo più bello della sua carriera.

Celina ha raccontato al settimanale “Toscana Oggi” il suo centenario di vita, una vita speciale sin dai primi giorni, visto che è nata il 6 marzo 2020, ma è stata registrata all'anagrafe solo 48 ore più tardi a causa della fittissima nevicata che imbiancò l'Abetone.

Compagna di scuola di Zeno Colò, il cui centenario verrà celebrato il prossimo 30 giugno, la donna che ha scritto le prime pagine di storia dello sci azzurro ha piccoli segreti di una longevità straordinaria: “Un pezzetto di cioccolato e una passeggiata quotidiana al giorno, andare a letto presto, mangiare con moderazione e tenere sempre vivo il passato”.

Un esempio di sport e di vita, capace sin da ragazzina di mettere in fila tutti, uomini compresi (e lo stesso amico Zeno Colò!), come ai campionati del mondo di Cortina 1941, poi non omologati dalla FIS, quando trionfò in slalom e concluse seconda in combinata.

Per rifarsi di quelle medaglie mai assegnate dovette attendere 9 anni, quando ad Aspen 1950 ottenne il bronzo in slalom, ma nel frattempo aveva già trionfato più volte al trofeo dell'Arlberg-Kandahar, il massimo per uno sciatore di quel periodo, sfiorando più volte l'alloro olimpico. Fu quarta sia in slalom che in combinata ai Giochi di Sankt Moritz 1948, di nuovo ai piedi del podio nel “suo” slalom ad Oslo 1952, ma poco sarebbe cambiato.

Celina Seghi rimane la signora del nostro sci.

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