Fede Brignone si racconta a Poligono 360: "Essere nella storia è speciale, sto bene e non voglio fermarmi"

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Sci Alpinol'intervista

Fede Brignone si racconta a Poligono 360: "Essere nella storia è speciale, sto bene e non voglio fermarmi"

Nel corso della trasmissione di approfondimento di Eurosport, la campionessa valdostana ha parlato del trionfo n° 17 in Coppa del Mondo (staccando Compagnoni) e dei prossimi appuntamenti. "Per Val d'Isère servirebbe una discesa accorciata per... sognare, ma devo allenarmi in gigante per Courchevel".

Federica Brignone ha scritto una pagina di storia dello sci italiano, cogliendo la prima vittoria stagionale nel secondo super-g di Sankt Moritz, visto che la vincitrice della sfera di cristallo 2019/2020 è diventata in solitario la sciatrice italiana plurivittoriosa in Coppa del Mondo, staccando di una lunghezza Deborah Compagnoni.

L'azzurra ne ha parlato lunedì sera a “Poligono 360”, la trasmissione di approfondimento di Eurosport a cura di Dario Puppo e Massimiliano Ambesi: “Domenica è stata una gara particolare, io sono rimasta tanto in partenza dopo la caduta di Lara, per la quale mi è dispiaciuto molto, ma non ho visto per fortuna la sua caduta – ha raccontato Fede – Aspettavo da inizio stagione questa possibilità di fare il colpo, visto che in allenamento sapevo di andare forte, ma per un motivo o l'altro è stato difficile dimostrarlo in gara”.

Si parla già di Val d'Isère, dove la valdostana cadde in discesa lo scorso anno, prima di salire sul podio in super-g: “Per giocarmi la possibilità di un podio in discesa servirebbe una partenza abbassata, visto che la parte alta di pura scorrevolezza certo non si adatta alle mie caratteristiche. E' vero, vincere in quella disciplina sarebbe il coronamento di un sogno: ho sempre visto l'atleta polivalente come un punto di riferimento e ho avuto la fortuna di affrontare tutte le gare, senza seri infortuni”.

Il “+1” su Deborah Compagnoni non può accontentare una campionessa nel pieno della carriera, che a Sankt Moritz ha messo assieme sette stagioni in fila con almeno un successo in CdM (proprio la fuoriclasse di Santa Caterina Valfurva è stata l'unica azzurra a riuscirci assieme a Fede, ndr): “Essere nella storia di questo sport è speciale, fatico ancora a crederlo e penso di aver raccolto più di quanto sognassi da bambina. Per questa stagione, il primo obiettivo era quello di vincere almeno una gara, ovviamente ora vorrei aggiungerne qualcuna alle mie 17. Poi ci saranno le Olimpiadi, un'altra medaglia (dopo il bronzo in gigante a PyeongChang) sarebbe bellissima.

La concorrenza è fortissima e possiamo dire che io, Sofia e campionesse straordinarie come Shiffrin, Vlhova e Gut-Behrami siamo sempre lì davanti da anni. La testa fa la differenza, ma le giovani ci sono anche se faticano a sorpassarci, un po' come nel tennis con Djokovic, Nadal e Federer”.

Non solo Val d'Isère, nel menu di dicembre per una Brignone che si sente “benissimo e per nulla stanca, anche rientrando dal Nordamerica non ho avvertito alcun problema. Martedì e mercoledì (oggi e domani, ndr) tornerò a fare gigante a Sestriere dopo tanto tempo, in pratica ho fatto solo tre giorni a Copper Mountain e ci saranno due gare a Courchevel.

E' un momento da sfruttare, ma ogni gara fa storia a sé”.

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