La fuoriclasse valdostana si è raccontata alla collega Gaia Piccardi. "Sognavo di gareggiare in coppa assieme a mio fratello Davide. I ghiacciai? Li vivo da quasi 25 anni e non li riconosco più. Ho trovato l'amore qui, nella mia La Salle".
Federica Brignone ha terminato solo tre giorni fa, sulle nevi di Livigno, il suo lavoro di test primaverili per un mese di aprile che è stato di nuovo intenso per la valdostana, dal lavoro a Passo San Pellegrino sino a quello dell'ultima settimana in Valtellina.
Poco più di un mese fa, la valdostana salutava una delle sue stagioni più belle: la doppia medaglia mondiale, con il titolo in combinata e l'argento in gigante, oltre ad una Coppa del Mondo conclusa ad un soffio dal podio nella generale, perso con l'uscita nella gara conclusiva delle finali di Soldeu, con il 2° posto in super-g dietro a Lara Gut-Behrami, soddisfano eccome Federica (nel frattempo è arrivato pure il record di podi per una donna italiana nel massimo circuito, salendo sino a quota 56) che si è raccontata sabato sulle colonne del “Corriere della Sera”.
“Non c'è un destino, la vita te la crei tu. Per grandi sogni, serve grande impegno e io sono una lavoratrice, non mollo mai. Quest'ultima è stata la mia miglior stagione eppure era partita male, a novembre e dicembre ho fatto schifo. Però davvero non sono la più talentuosa di famiglia, è una questione di testa – le parole di Fede nell'intervista concessa a Gaia Piccardi – La carriera di mia mamma parla da sola, papà maestro di sci, mio fratello con un grande potenziale mentre io all'inizio non vincevo mai”.
E ancora: “Vorrei essere ricordata come un buon esempio per i ragazzi, senza essere perfetta. Quanto ai risultati, ne ho ottenuti in ogni specialità: per me la più forte è quella che va forte dappertutto. Le differenze con Shiffrin? Lei è stata cresciuta per vincere: i suoi genitori hanno creato l'atleta perfetta, in grado di produrre sempre la miglior performance possibile. Lo vedi dalle sue emozioni: prima di riuscire a esultare, ci ha messo anni. Mikaela è granitica, io emotiva, però non ho la sua impressionante costanza”.
Brignone parla chiaro sul paragone con gli uomini, pensando al record appena battuto da Shiffrin in termini di vittorie rispetto a Stenmark o alla volontà, a suo tempo, da parte di Lindsey Vonn di sfidarsi in pista: “Il confronto è inesistente, è una cavolata, un femminismo che non ha ragione di esistere. Chiaro che noi donne non andremo mai veloci come loro, però ci sono cose che facciamo meglio degli uomini tatticamente, e tecnicamente non siamo inferiori. Questo non vuol dire che Shiffrin sia più forte di Stenmark”.
Il legame col fratello Davide è sempre stato fortissimo, tanto da essere il suo coach personale: “Il mio sogno era gareggiare in coppa insieme a lui. Davide è stato fermato dagli infortuni, voleva diventare atleta ben più di me e per osmosi mi ha trasmesso la sua motivazione”.
Federica ha una particolare attenzione per l'ambiente, non solo pensando all'iniziativa “Traiettorie Liquide” che porta avanti da anni. Un impegno concreto, lo si capisce dalle sue parole in riferimento all'attuale situazione a livello globale. “A fine marzo sono andata a fare fondo con mamma: la pista era già chiusa, mai successo. Quello che fa davvero paura sono i ghiacciai: Vallée Blanche, Les Deux Alpes, Marmolada, Monte Rosa: li frequento da quando ho 8 anni, non li riconosco più.
Ho sempre amato la natura e faccio da sempre attenzione al riciclaggio e al risparmio: è una cosa di famiglia. Anche il mare sta malissimo, io amo gli sport acquatici, faccio surf e sono stata in Indonesia, Nicaragua, Costarica, Messico, Canarie. Dove c'erano i coralli, oggi trovi la plastica”.
La serenità di Fede? C'è anche l'amore di mezzo: “Sono stata otto anni con uno sciatore francese, Nicolas Raffort (ora specialista dello skicross, ndr). Oggi frequento Davide, un ragazzo del paese, qui a La Salle. Capisce che per me lo sport adesso è la priorità: non salto di certo un allenamento per una fuga romantica”.
La classica domanda su Milano Cortina 2026 non può mancare, la risposta non cambia per la campionessa valdostana, che continuerà a ragionare anno dopo anno. “Non so se avrò il fisico e la testa per i prossimi Giochi, che mi sembrano ancora così lontani. Ho raggiunto tutto ciò che volevo, anche di più, ma la chiave sarà la motivazione, all'Olimpiade casalinga devi andare per vincere, non da turista.
Per questo motivo decido se continuare solo alla fine di ogni stagione. Poi cosa farò? Lavorerò con i bambini, se penso che a 10 anni hanno il preparatore atletico e il nutrizionista, poi magari non sono capaci di correre né di fare la capriola. Sanno smanettare perfettamente il cellulare, ma devono imparare le regole e il rispetto dello sport”.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Breuil-Cervinia | 3/15 | 15-120 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
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