Goggia, le Olimpiadi e il recupero di Brignone: "Sugli sci a dicembre può farcela, l'ho sentita il giorno dell'infortunio"

Chi meglio di Sofia Goggia per capire e spiegare, anche se ogni percorso di recupero è chiaramente diverso l’uno dall’altro, come Federica Brignone può tornare nell’annata olimpica che oggi è stato tra i temi principali del Media Day FISI, andato in scena al Nobu di Milano.

La campionessa olimpica di discesa, tornata sul podio della generale di CdM proprio al fianco di Federica, con Lara Gut-Behrami tra le due azzurre, ha parlato del suo anno, dopo aver festeggiato con i compagni di nazionale presenti il compleanno di Dominik Paris, salutato da una torta a sorpresa per il fuoriclasse della Val d’Ultimo presente anch’egli nel locale cittadino per la chiusura di questa bellissima stagione azzurra.

“Sto vivendo una marcia di avvicinamento alle Olimpiadi in maniera serena, perché era da tempo che non arrivavo sana a fine stagione – ha risposto Sofia ai microfoni di Sportitalia, dopo aver già confermato in precedenza di avere tutta l'intenzione di arrivare almeno sino ai Mondiali di Crans-Montana 2027 – Tra virgolette si tratta di una condizione di novità, io e il mio team faremo tutto il possibile per programmare al meglio la prossima, con serenità e senza l’assillo dell’evento in Italia, altrimenti ti focalizzi troppo su una cosa, tralasciando il resto, mentre è proprio quello (ovvero le gare di Coppa del Mondo) che ti permette di fare bene anche quella giornata”.

Sull’infortunio di Brignone e tutte le incognite ad esso collegate, ecco il Sofia-pensiero: “Ci siamo sentite il giorno stesso in cui si è fatta male, perché ho chiesto subito info su di lei al dottore presente agli Assoluti, me l’hanno passata al telefono e le ho ribadito, via messaggio, che vista l’esperienza che purtroppo io ho accumulato negli anni, può esserci in pista per la prossima stagione. Con il suo staff sicuramente ha fatto le scelte migliori per il percorso riabilitativo: il suo infortunio è molto grave, ma se riuscirà a guarire bene, anche rimettendo gli sci a dicembre avrà tutto il tempo per preparare al top le Olimpiadi.

A me sono bastati 15-20 giorni a Copper e arrivavo da stagioni in cui mi infortunavo spesso, non sono mai riuscita a dare continuità al mio sci; lei è arrivata a 34 anni senza particolari infortuni e quindi nel suo cervello, come connessioni neurali, avrà sicuramente in testa il gesto da fare una volta tornata”.