La campionessa cuneese ora è conosciuta in tutto il mondo, ma tutto parte da un paese come Borgo San Dalmazzo e da valori importanti. E il Fan Club Marta Bassino, che ci racconta il presidente Bruno Moncalero, regala una spinta in più: "Marta è unica e semplice".
La famiglia, i valori di una terra di lavoratori, un piccolo paese che sa coccolarla e farla sentire davvero a casa ogni volta che torna a Borgo San Dalmazzo, ma al tempo stesso le lascia gli spazi necessari per rigenerarsi, sempre lontana dalle luci dei riflettori.
Dietro al successo di Marta Bassino, che viene davvero da lontano e con una crescita costante, ma sulla quale pochissimi avevano dubbi considerato cosa madre natura ha fatto con la farfalla cuneese, ci sono anche tutti questi fattori e un calore e una tranquillità che solo chi la conosce da una vita può trasmettere. E c'è un gruppo, ovvero tutte quelle persone che oltre sei anni fa creano il “Fan Club Marta Bassino”, l'unica associazione ufficialmente riconosciuta che riunisce i tifosi della campionessa azzurra, che ha un valore importante per Marta, tanto da citarlo spesso nelle interviste e nelle dediche post successi, come in occasione della prima vittoria stagionale a Soelden.
Ne abbiamo parlato proprio con il presidente del club, che ovviamente ha sede a Borgo San Dalmazzo: Bruno Moncalero è legatissimo alla famiglia Bassino, a papà Maurizio e mamma Elena, tanto che domenica sera, al ritorno di Marta a casa dopo la trionfale trasferta di Kranjska Gora che l'ha vista dominare i due giganti sulla “Podkoren”, era lì ad attenderla con i genitori. “A debita distanza, sia chiaro, ma avrei voluto abbracciarla perchè ci ha fatto vivere ancora tantissime emozioni – il racconto di Bruno – Marta è così, una persona che si fa volere bene, disponibile con tutti. E per quanto riguarda lo sci, non mi stupisco di quanto sto vedendo”.
Il fan club della “lumaca” è nato nel novembre 2014, dieci soci fondatori tra amici e parenti come la zia Luisa e il nonno paterno, Ernesto, che ora non c'è più ed è il presidente onorario di una realtà che si sta espandendo in maniera importante, ma che manterrà sempre le sue fortissime radici. “Ormai lo sapete, la lumaca è il simbolo di Borgo San Dalmazzo, ha portato subito bene e l'abbiamo mantenuto come simbolo, anche se ora per tutti Marta è la farfalla che vola leggera sulla neve”.
Moncalero ci racconta la genesi del Fan Club Marta Bassino, attivissimo sui social e vicino a quota 500 tesserati annualmente. “Formalmente siamo nati nel 2014, ma già c'era un gruppetto consolidato quando Marta vinceva a livello giovanile, dal Pinocchio sino alla prima svolta con l'oro ai Mondiali junior di Jasna. Ci siamo detti che se fosse stata convocata per la Coppa del Mondo, avremmo dovuto creare il fan club: non avevamo neppure pensato che sarebbe stato così di diritto vincendo quel titolo, visto che esordì alle finali di Lenzerheide (19^ in gigante, era il 16 marzo 2014) e ci presentammo con il primo striscione per lei. Abbiamo così atteso la vera prima gara, all'inizio della stagione successiva (subito a punti col 21° posto nel gigante di Soelden), per organizzarci e fare sul serio.
Non abbiamo numeri da capogiro, ci mancherebbe, ma facciamo le cose per bene, con uno statuto e sponsor che sono in realtà amici, a darci una mano e contribuire ad un bilancio in ordine che ci dà la possibilità di fare beneficenza ogni volta che risulta possibile. Il tesseramento annuale costa 15 euro e garantiamo sempre un gadget: quest'anno abbiamo creato, grazie alla collaborazione di Energiapura, le mascherine personalizzate e, dopo aver fatto una donazione per gli ospedali Covid, ci siamo mobilitati per l'emergenza alluvione che ha colpito in particolare Limone Piemonte. Abbiamo così devoluto 1 euro per ogni tessera sottoscritta o rinnovata, per dare una mano nel rifacimento dei sentieri della Valle Gesso tanto cara a Marta”.
In questa stagione magica per Marta Bassino e tutti i suoi tifosi mancano, ovviamente, le meravigliose sensazioni del contatto umano da vivere con le trasferte in giro per l'Europa: “L'ultima è stata quella a Sestriere, proprio un anno fa, siamo riusciti a portare 7-800 persone se consideriamo tutte le persone che si sono mosse dalla provincia di Cuneo per vedere Marta – prosegue Bruno – Non possiamo neppure fare le maratone notturne davanti alla tv che ci siamo inventati per i Mondiali di Vail e le Olimpiadi in Corea. E anche per i Mondiali di Cortina dovremo tifare da casa, c'era già tanta gente disposta a partire pure di notte”.
Tante iscrizioni e richieste arrivano ovviamente anche dall'estero, “ma è stata la prima vittoria di Killington a farci conoscere in maniera davvero importante. Se penso a quella serata in cui Marta tornò a Borgo San Dalmazzo e la festeggiammo aprendo la pasticceria, mi vengono ancora i brividi. Speriamo di poterla celebrare alla nostra tradizionale festa sociale che, ovviamente, non possiamo organizzare e che abbiamo sempre allestito con lo Sci Club Val Vermenagna”.
Anche Moncalero non ha dubbi sul fatto che nella crescita di Marta un ambiente del genere, con un papà (maestro di sci) attento ma sempre discreto, sia stato un valore aggiunto importante, “ma la sua determinazione e la sua classe immensa l'hanno fatta partire da una base molto alta. Poi serve tutto il resto, ma la tranquillità di famiglia e amici aiutano tanto. E qualsiasi successo non la cambierà, rimarrà sempre la ragazza semplice che conosciamo da anni”.
Dalla pagina facebook al profilo instagram, agli stessi contatti mail (fanclub@martabassino.com) e telefonici (3351626767), per entrare nel mondo dei tifosi di “Bax” basta davvero poco. Ed è un mondo speciale che sta vivendo una favola al fianco della piccola grande campionessa di Borgo San Dalmazzo.
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