Il peggior incubo diventa realtà per lo sci azzurro: Sofia Goggia ha riportato la frattura del piatto tibiale

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Il peggior incubo diventa realtà per lo sci azzurro: Sofia Goggia ha riportato la frattura del piatto tibiale

E' arrivata la diagnosi relativa all'infortunio riportato dalla fuoriclasse azzurra oggi a Garmisch: ginocchio destro ko, addio Mondiali di Cortina, ma non dovrebbe essere necessaria l'operazione.

Un lungo viaggio in elicottero, con mille pensieri nella testa ma una convinzione diventata, purtroppo, certezza al termine di questa amarissima giornata per l'intero movimento dello sci azzurro.

La stagione di Sofia Goggia è finita nella neve fresca di Garmisch-Partenkirchen, cadendo mentre tornava a valle su una pista laterale a quella che avrebbe dovuto ospitare il secondo super-g bavarese, rinviato alla giornata di lunedì causa nebbia. Un incidente, patito pochi minuti dopo aver ricevuto la conferma della cancellazione della gara odierna, che costa i Mondiali di Cortina e uno stop che sarà ancora una volta lungo (anche se decisamente minore rispetto al crociato come si temeva), come capitato più volte nella carriera della fuoriclasse bergamasca: visitata in serata dalla commissione medica FISI, alla clinica La Madonnina di Milano, a Sofia è stata diagnosticata la frattura composta del piatto tibiale laterale del ginocchio destro, che non dovrebbe necessitare di intervento chirurgico.

E' stata effettuata una risonanza magnetica e una tomografia assiale computerizzata da parte dei dottori Herbert Schoenhuber e Andrea Panzeri e, a questo punto, nei prossimi giorni verranno valutati gli esatti tempi di recupero.

E' l'ennesimo, gravissimo infortunio patito da Sofia, proprio nell'anno in cui si era ritrovata al 100% delle sue potenzialità, dominante come non mai in discesa (dove potrebbe comunque conquistare la sfera di cristallo di specialità, anche saltando le ultime tre gare previste), quarta nella classifica generale di Coppa del Mondo e soprattutto pronta a vivere un campionato del mondo in casa, lei tra l'altro nominata ambassador dell'evento di Cortina 2021, da assoluta protagonista e favorita numero 1 per la medaglia d'oro nella “sua” disciplina.

Tutto svanito in maniera incredibile, in quel luogo che non le ha mai portato fortuna, se pensiamo che a Garmisch si ruppe poco meno di un anno fa il radio del braccio sinistro cadendo in super-g. Il viaggio di sofferenza della campionessa olimpica di discesa era cominciato già 14 anni fa con la prima lesione al crociato del ginocchio destro, prima di infortunarsi gravemente di nuovo nel 2011 in Coppa Europa e poi al ginocchio sinistro nel dicembre 2013 a Lake Louise, dopo aver già stupito il mondo intero ai Mondiali di Schladming nel finale della stagione precedente.

Infine il malleolo peroneale rotto nell'autunno 2018, con rientro fenomenale proprio a Garmisch e poi ai Mondiali di Are con l'argento in super-g, ed ora lo stop più doloroso per la tempistica che la costringerà a saltare l'appuntamento più atteso degli ultimi anni. Ancora una volta, però, Sofia tornerà con lo stesso coraggio di sempre.

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