L'Italsci ha trovato un'altra polivalente: la "nuova" Laura Pirovano promette scintille

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L'Italsci ha trovato un'altra polivalente: la "nuova" Laura Pirovano promette scintille

La trentina ha messo alle spalle l'infortunio di Cortina e, nella stagione 2019/2020, è cresciuta gara dopo gara. Fin dove può arrivare?

C'è un'Italsci in rosa sempre più votata alla polivalenza, lo dimostrano in primis le punte del gruppo élite, da Federica Brignone a Sofia Goggia, passando per Marta Bassino.

E se non bastano gli esempi di Elena Curtoni e Francesca Marsaglia, ma anche della stessa Roberta Melesi, dal gruppo polivalenti di Coppa del Mondo sta emergendo anche colei che, sin da quel titolo mondiale junior in gigante, ottenuto nella rassegna iridata di Are 2017, è sempre stata considerata una ragazza con un talento che l'avrebbe certamente portata all'alto livello.

Ci si è messo di mezzo soprattutto il grave infortunio nel super-g del gennaio 2018 a Cortina, ma dopo l'ultima stagione si può dire che Laura Pirovano si sia completamente ritrovata, forse andando anche al di là delle aspettative; la classe '97 di Spiazzo in Val Rendena è reduce dalle due settimane di training allo Stelvio, assieme appunto al gruppo polivalenti, e prepara un'annata 2020/21 dove provare a colpire in più discipline. Dal gigante alla discesa, ma anche in combinata (il suo miglior risultato in Coppa del Mondo è arrivato proprio in questa specialità, con il 10° posto a Crans-Montana), Pirovano si è ritagliata uno spazio importantissimo in squadra, cominciando l'ultima stagione di coppa con due trentesimi posti, nel gigante di Killington e nel super-g di Sankt Moritz, che all'inizio potevano sembrare anche poca cosa.

In realtà, un punticino alla volta è tornata quella fiducia necessaria per andare forte, sempre più forte; Laura ha alzato l'asticella e da gennaio ha iniziato a farsi vedere nei quartieri alti delle classifiche. Nelle due difficilissime discese di Bansko, un 11° e un 14° posto di alto livello, e poi ancora costantemente nelle 30 praticamente ad ogni gara, sino a collezionare quattordici piazzamenti a punti in stagione. Per una ventiduenne appena tornata dall'inferno di un crac grave come quello al crociato, segnali importantissimi per arrivare laddove tanti addetti ai lavori le pronosticavano.

Ora si tratta di fare il passo più importante.

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