La gioia "dopo tanta sofferenza". Goggia pensiero con la coppa in mano: "Avevo sognato anche la generale"

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La gioia "dopo tanta sofferenza". Goggia pensiero con la coppa in mano: "Avevo sognato anche la generale"

Courchevel consegna Sofia alla storia dello sci azzurro, al termine di un'altra annata tribolata, ma ricca di soddisfazioni. Anche se proprio la bergamasca ora ammette che la sfera di cristallo assoluta era stata nei suoi pensieri eccome, prima di Cortina. "Oggi non sapevo del risultato di Suter al momento di partire. Il super-g domani? Vediamo, dovrei esserci".

Una gioia dopo tanta sofferenza, quella che ha dovuto gestire dopo l'infortunio di Cortina che avrebbe potuto chiudere anzitempo la sua stagione e, con essa, anche quella Coppa del Mondo di discesa che invece ha conquistato nuovamente.

Sofia Goggia ha scritto “3” nella casella dei trofei di una disciplina che la vede già tra le più grandi della storia, al termine di un'annata che l'aveva vista dominare sino alla caduta di Altenmarkt-Zauchensee, che l'ha vista ottenere quattro successi e, naturalmente, con la perla dell'argento olimpico in quelle condizioni.

A Courchevel, nel giorno di una discesa conclusa in 12esima posizione ma disputata comunque sempre ad un livello elevatissimo, guardando anche solo ai distacchi di questa sfida sulla “Eclipse”, Sofia si lascia andare dopo il trionfo, con una “confessione” legata alla Coppa del Mondo assoluta che, lo dimostra la media punti tenuta sino a quel famoso 23 gennaio sull'Olympia delle Tofane, avrebbe potuto giocarsi eccome.

Vinco la coppa con un centinaio di punti di margine, disputandone praticamente due in meno, credo sia meritata e non posso negare che la pressione ci fosse – le parole di Sofia ai microfoni di Rai Sport – L'ho retta, perchè ieri non ero per nulla centrata in prova, ma in serata sono riuscita a riprendermi e ho fatto la mia gara. No, non sapevo del tempo di Corinne e di aver già vinto. Da Cortina in poi è stata una sofferenza, ho sciato meno km delle altre atlete, ma oggi è bastato per chiudere davanti a Corinne e quando ho visto il tabellone, ho capito in quel momento che era fatta.

Coi risultati di inizio stagione, ho pensato anche a qualcosa di più “grosso” rispetto al piccolo globo di specialità, ma con quanto successo al ginocchio va bene così, pensando anche al risultato delle Olimpiadi”.

Il super-g di domani la vedrà protagonista, con la possibilità di salire sul podio finale di specialità assieme a Brignone e Curtoni? Teoricamente sì, ma... “ne parlerò ora con gli allenatore, penso di farlo ma non garantisco nulla. Se mi chiedete di una dedica, dico semplicemente che è un posto per pochi, ringrazio quelle persone che mi hanno aiutata nella costruzione del mio percorso”.

Elena Curtoni è stata la migliore di giornata in casa Italia, con la decima piazza che, dopo aver incantato nel tratto più tecnico della pista che, però, non vedremo per le donne nel Mondiale 2023 (si gareggerà a Méribel), sarebbe potuto essere pure migliore pagando meno dazio nel finale. “Mi sembrava una bella gara fino ad un certo punto – ha spiegato Elena intervistata da Simone Benzoni, inviato di Rai Sport in Francia – Ho perso tanto in fondo, le condizioni erano belle e io penso di essermela giocata al massimo, d'altronde siamo tutte vicinissime”.

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