Lara Gut-Behrami ora è la netta favorita per la sfera di cristallo: Crans-Montana potrà risultare decisiva

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Lara Gut-Behrami ora è la netta favorita per la sfera di cristallo: Crans-Montana potrà risultare decisiva

Con lo stop prolungato di Shiffrin, ai box anche in occasione delle gare tecniche di Soldeu, il calendario è ampiamente favorevole alla ticinese. Dopo il gigante di sabato, con il possibile sorpasso, il trittico sul Mont Lachaux (che Mikaela al 99% salterà) potrà fare la differenza, prima delle altre prove veloci tra Val di Fassa e Kvitfjell. Brignone, a 226 pt da Lara, dovrà cambiare marcia per provarci ancora.

Tutto è cambiato in quel giorno, il 26 gennaio in occasione della prima delle due discese sull'Olympia delle Tofane.

Lara Gut-Behrami seconda a Cortina e finalmente sul podio in stagione nella disciplina regina, Mikaela Shiffrin nelle reti e con il ginocchio sinistro dolorante, che poi si scoprirà aver subito uno stiramento al collaterale mediale, oltre ad una contusione ossea. Dopo il dominio della statunitense tra lo slalom di Flachau e le gare tecniche di Jasna, dalla conca ampezzana è cominciata così la rimonta della svizzera, poi 5^ nella discesa bis e vincente in super-g oltre che straripante nel gigante di due giorni più tardi sulla “Erta”.

Ora sono 95 i punti che dividono Mikaela e Lara, ma Shiffrin non sarà della partita a Soldeu, come annunciato ieri sera, saltando sia il nono gigante che il nono slalom della stagione: la situazione ora è abbastanza chiara, Gut-Behrami diventa la principale favorita per conquistare la sua seconda sfera di cristallo assoluta, a 8 anni da quella portata a casa al termine dell'annata 2015/16 (sempre in un inverno senza i grandi eventi) e dopo la beffa del 2020/21, quando la cancellazione delle sfide finali nella velocità a Lenzerheide impedirono alla stella di Comano di provarci nel duello con Vlhova.

Federica Brignone in realtà può sperare, se saprà ritrovare la competitività di dicembre visto che l'azzurra è a -331 pt da Shiffrin, a 236 lunghezze da Gut-Behrami con la quale condivide di fatto lo stesso calendario, mentre Sara Hector è a quasi 500 lunghezze e chiaramente non ha possibilità, preceduta dalle infortunate Vlhova e Goggia che non potranno più muovere la classifica.

Perchè la ticinese è la favorita? Molto semplicemente, oltre a poter operare il sorpasso già sabato nel gigante sulle nevi andorrane, e senza considerare che il rientro di Shiffrin è tutto da valutare per timing e competitività, Lara poi avrà nel menu tante gare favorevoli. Dal 16 al 18 febbraio, trittico di velocità (due discese e un super-g) a Crans-Montana, dove la campionessa olimpica di super-g ha vinto due volte in discesa nel 2020 e poi nella sua disciplina preferita un anno più tardi, mentre sul Mont Lachaux, Shiffrin ha gareggiato in velocità solo in super-g (7 anni fa, fu 13esima) e non ha mai disputato questa discesa. Considerato quanto accaduto e che la prima prova ci sarà giovedì prossimo, è sostanzialmente da escludere la sua presenza anche nel Canton Vallese, per tentare magari il rientro in occasione dei due super-g del 24-25 del mese su “La VolatA”.

Anche in Val di Fassa, però, Gut-Behrami sarà la favorita (seppur battuta in super-g da una strepitosa Brignone, dopo aver trionfato nelle precedenti discese) e Shiffrin neppure disputò le uniche sfide viste sulle nevi di Passo S. Pellegrino nella storia della CdM, appunto 3 anni fa.

Poi ci sarà Kvitfjell con discesa e super-g, sulla carta lì potrebbe anche esserci equilibrio tra Lara e Mikaela (saranno gare probabilmente meno buone per Brignone, ma è tutto da vedere), poi gigante e slalom in quel di Are, l'unico week-end favorevole all'americana, prima delle finali di Saalbach.

In totale, restano 15 gare con 5 super-g, 4 discese, 3 slalom e 3 giganti, ma a livello di prove tecniche Shiffrin è già certo che ne disputerà al massimo quattro perdendo Soldeu.

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