Laura Pirovano sta tornando, il podio è sempre più vicino: le sue riflessioni nel nostro talk

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Sci Alpinol'intervista

Laura Pirovano sta tornando, il podio è sempre più vicino: le sue riflessioni nel nostro talk

Interessantissima la chiacchierata che il nostro direttore Dario Puppo (con ricca partecipazione degli utenti di NEVEITALIA) ha fatto con la trentina. Dal gigante, "che non abbandonerò mai", all'emozione di vivere un'era così speciale per lo sci azzurro. Dalla prossima stagione ci sarà da divertirsi...

E' il futuro della velocità azzurra, ma può essere già il presente se, finalmente, i guai fisici rimarranno un lontano ricordo, dopo il crac al crociato prima patito nel gennaio 2018 a Cortina poi nell'ottobre 2021, in allenamento a Soelden pochi giorni prima del gigante sul Rettenbach.

Laura Pirovano è tornata alla grande nel corso di questa stagione, quella dell'ennesima ripartenza dopo aver perso la possibilità, per ben due volte, di partecipare alle sue prime Olimpiadi. “Ci ho pensato anch'io tante volte dove sarei ora senza gli infortuni, ma posso dire che questi intoppi mi hanno spronata tanto a tornare. Sono contenta di quello che ho adesso, è stato il mio percorso e va bene così”.

La classe '97 di Spiazzo Rendena fa parte della squadra femminile dei record, quella dei 24 podi (raggiunti oggi col 2° posto di Brignone nel gigante di Are): la prima top 3 della carriera per Laura è solo questione di tempo, considerato il suo enorme talento. E' stata nostra graditissima ospite nel classico appuntamento di NEVEITALIA con “OnTalk”, intervistata dal direttore Dario Puppo, a pochi giorni dalla discesa delle finali che Pirovano affronterà a Soldeu, dopo aver perso l'accesso all'ultimo atto del super-g per un solo punto causa... quell'incredibile gara di domenica scorsa a Kvitfjell.

Lolli” ce la racconta così: “In quei giorni a Kvitfjell ho sentito di essere tornata fisicamente e tecnicamente ad un certo livello, come non mi succedeva da due anni. Stavo talmente bene che sono partita a gas aperto in super-g, col senno di poi dovevo prestare più attenzione: mi sono fatta scaricare, sono arrivata lunga ed è andata male, poi mi sono resa conto di quanto avessi condizioni favorevoli. Gli errori ci stanno anche per coloro che vincono 80 gare in CdM, figuriamoci per me”.

Laura ripercorre l'anno del rientro: “Tastavo il terreno ad inizio stagione, ma sono contenta della forma raggiunta dopo i Mondiali, speriamo sia di buon auspicio per l'anno prossimo. Ora andrò alle finali per la discesa, in ogni caso in super-g ripartirò nel gruppo dal 20 al 30 e va bene così”.

Proprio a Kvitfjell, la trentina ha vinto la sua prima gara in Coppa Europa nel 2015, ma in gigante. E proprio tra le porte larghe vuole tornare ad un certo livello: “Volevo riprenderlo già quest'anno e ho fatto qualche gara, ma ho faticato tanto e ad un certo punto ho dovuto puntare maggiormente sulla velocità. E' una specialità che non abbandonerò mai, devo solo ritrovare la fiducia di spingere e magari migliorare il pettorale, anche se quello non è il fattore determinante. Sogno di arrivare a giocarmi qualcosa di importante in tre discipline, sono nata gigantista e mi piacerebbe chiudere il cerchio.

Tantissimi gli spunti interessanti in una chiacchierata di poco meno di mezz'ora: la potete rivedere QUI in maniera integrale.

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