Liensberger, di nuovo ad un passo dal cielo: "Una lotta al limite". Gisin: "Ora St. Anton senza pressione"

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Liensberger, di nuovo ad un passo dal cielo: "Una lotta al limite". Gisin: "Ora St. Anton senza pressione"

Parola alle altre due protagoniste del podio di Zagabria, ormai costantemente in lotta con Vlhova e Shiffrin. All'austriaca questa volta sono mancati solo 5 centesimi per la prima vittoria in Coppa del Mondo.

A Semmering erano stati 11, a Zagabria 5. I centesimi che hanno diviso Katharina Liensberger dal primo trionfo in CdM, ormai sempre più vicino per la 23enne del Vorarlberg non solo sul piano cronometrico, ma anche e soprattutto per quanto sta facendo vedere sul piano tecnico il talento austriaco ormai sbocciato.

Chissà che non possa sbloccarsi nel prossimo slalom (interrompendo anche il digiuno del Wunderteam nella disciplina, che dura da oltre 6 anni), in quella Flachau che, l'8 gennaio 2019, le regalò il primo dei suoi sette podi nel massimo circuito, concludendo terza dietro a Vlhova e Shiffrin. Le grandi rivali che ora Liensberger vede da vicinissimo, anzi se vogliamo davanti a loro se pensiamo che, sulle otto manches sinora disputate sui quattro slalom, Katharina ha il miglior crono complessivo anticipando di 13 centesimi proprio Petra Vlhova. “Ho lottato e cercato di rimanere sulla traiettoria, aumentare la velocità e portarla con me, ma non ci sono riuscita al meglio – ha spiegato l'austriaca nel post gara di Zagabria a oesv.at - Sul muro finale mi sono salvata, è stata una lotta al limite e sono felicissima anche del secondo posto”.

Dopo il successo di Semmering, che è stato il primo della carriera (e ora siamo a 11 podi in CdM), Michelle Gisin si è ripetuta su livelli altissimi, concludendo terza a 22 centesimi da Vlhova, ma in questo caso qualche rimpianto c'è come ha spiegato la svizzera. “Sono contenta del podio, ma sono anche i 22 centesimi peggiori della mia vita perchè qui sarebbe stato davvero bello vincere – riporta Rete Uno Sport – Era tutto molto difficile già nella prima manche, ma nella seconda su quel tracciato (disegnato dal coach austriaco) sembrava un rodeo.

Sono andata bene sul piano, ma ho commesso un errore in fondo; la cosa bella è ritrovarmi costantemente così vicina, quando tempo fa prendevo oltre 3 secondi. St. Anton? Non avrei mai pensato di avere una stagione del genere in slalom, quindi vado rilassata anche in velocità su una pista che per me rappresenta una novità. Ci attendiamo un pendio difficile, ma spero di fare due buone gare”.

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