Marta Bassino è l'atleta dell'anno in casa FISI: è la seconda volta per la cuneese, sul podio Vittozzi e Deromedis

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Marta Bassino è l'atleta dell'anno in casa FISI: è la seconda volta per la cuneese, sul podio Vittozzi e Deromedis

La campionessa del mondo di super-g scelta dagli appassionati, com'era accaduto nel 2021: "L'affetto della gente la soddisfazione più bella. Soelden? Non arrivavo pronta come gli scorsi anni, ma la 2^ manche mi ha ridato fiducia".

Quasi 90mila voti, per eleggere l'atleta dell'anno in casa FISI.

E' Marta Bassino a conquistare il titolo per il 2023, salendo sul gradino più alto dell'ideale podio davanti ad altri due campioni del mondo in carica, ovvero Lisa Vittozzi che ha trascinato la staffetta femminile di biathlon al titolo iridato e Simone Deromedis, simbolo della crescita enorme dello skicross e capace del capolavoro d'oro a Bakuriani.

Per “Bax”, il titolo mondiale conquistato in super-g a Méribel, oltre al terzo posto nella graduatoria finale di CdM nel “suo” gigante, e ora questa nuova soddisfazione 24 ore dopo il debutto stagionale a Soelden, con un 5° posto tutt'altro che da buttare visto che, come ha confermato la stessa campionessa cuneese, l'avvicinamento al gigante sul Rettenbach era stato tutt'altro che ideale.

La celebrazione alla “Festa degli Azzurri”, questa mattina all'interno di Skipass a Modena, ed è la seconda volta che Marta vince questo premio dopo il 2021, quando portò a casa la sfera di cristallo di gigante, con le ragazze della Valanga Rosa scelte dagli appassionati per il quarto anno consecutivo (Brignone aveva vinto nel 2020 e nel 2022, nell'ultimo caso in coabitazione con Goggia). “E' la cosa più bella, quella di ricevere l'affetto degli appassionati e vedere quanto ci tifano e seguono, ci dà qualcosa in più – le paroled di Bassino sul palco - Soelden? Tutto sommato sono contenta, è sempre un po' una gara a parte perchè non sai mai a che punto sei rispetto alle altre.

Ci sono anni dove ti senti più pronta, stavolta io non mi sentivo così, è una questione di fiducia che trovi con l'allenamento, il contatto con la neve e poi la gara. Nella seconda manche sono riuscita a buttarmi con più coraggio e convinzione, facendo le cose giuste”.

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