
L'intervista esclusiva di NEVEITALIA alla campionessa piemontese, letteralmente esplosa in questa stagione e... con idee molto interessanti per il futuro.
Scia con leggerezza, scioltezza e facilità. Marta Bassino ormai è una garanzia nella squadra azzurra. Sei volte sul podio questa stagione e in cinque discipline diverse ma, soprattutto, ha conquistato la sua prima vittoria della carriera in Coppa del Mondo nel gigante di Killington.
La campionessa piemontese ha raccontato a NeveItalia, tra un allenamento e l'altro sulle nevi di Prato Nevoso, le sue impressioni e i suoi obiettivi in questo momento d’oro della carriera.
Sei una delle atlete di punta della squadra azzurra, stai disputando una stagione brillante. Cosa è cambiato in te rispetto agli anni passati?
Non è cambiato nulla, si tratta di un passo di crescita. Ogni anno cresco un po’ e sono arrivata a raggiungere questi grandi risultati. La vittoria di Killington mi ha fatto capire veramente dove posso arrivare. Quest’estate mi sono allenata tanto, ho fatto una bella preparazione atletica. Chiaramente di anno in anno aumento sempre un pochino i carichi di lavoro, però la preparazione che svolgo rimane sempre sulla stessa linea.
Nel gigante di Killington eri in testa nella prima manche. Nella seconda hai portato a casa la tua prima vittoria della carriera. Quanto conta la testa nelle gare?
La testa conta tantissimo, me ne sono accorta con il tempo. Va di pari passo con il fisico. Bisogna saper sciare, ma la testa deve funzionare bene, perché se c’è qualche insicurezza i risultati non arrivano e non si va da nessuna parte. Chiaramente con i risultati si acquisisce tanta fiducia e tanta consapevolezza, ma bisogna saper gestire il tutto.
Sei la prima atleta italiana nella storia ad aver fatto podio nella stessa stagione in 5 discipline diverse: gigante, superG, discesa libera, combinata e gigante parallelo...
È una bellissima soddisfazione per me. Mi fa tanto onore e mi rende ancora più orgogliosa di me stessa, perché sono sempre partita dal gigante che è la mia disciplina principale e dopo ho sempre lavorato e fatto allenamento per le altre discipline. Quindi riuscire a salire sul podio anche in superG e discesa libera è stata veramente una grande soddisfazione.
Il parallelo ti piace come disciplina?
Il parallelo mi piace molto. Mi era già piaciuto il parallelo di Sankt Moritz con gli sci da slalom e ancora di più quello con gli sci da gigante a Sestriere perché mi sento più a mio agio. La trovo una disciplina divertente, forse perché è breve ma intenso. C’è un confronto diretto, hai l’avversario proprio di fianco e fai la gara proprio per battere l’atleta che è lì accanto a te.
Sei un’atleta polivalente, giovane e competitiva in quasi tutte le discipline. In futuro si può pensare a ragionare anche in chiave di Coppa del Mondo generale?
Magari tra qualche anno sì, ma adesso non ci penso più di tanto. Mi piace continuare a lavorare gara per gara. Certo che la Coppa del Mondo generale sarebbe un grandissimo risultato. Ci vuole tanta costanza, quella costanza che mi era mancata negli ultimi due anni e che ho ritrovato questa stagione. Bisogna essere sempre presenti in gara ed essere sempre tra le prime a giocarsela. Per vincere una Coppa del Mondo generale ci vuole tutto questo, non puoi permetterti di sbagliare una gara.
Sei salita più volte sul podio insieme alla tua compagna Federica Brignone, anche lei grande atleta. Che tipo di rapporto avete?
Sì, abbiamo fatto tanti podi insieme, non solo questa stagione, ma anche negli anni passati. E' bello salire sul podio con lei. Andiamo d’accordo, ci aiutiamo. Lavoriamo sempre insieme in allenamento; lo sci è uno sport individuale, ma se siamo una squadra cosi forte è perché ci aiutiamo a vicenda.
Nello sci, quali sono i punti di forza di Federica che vorresti “rubarle”?
Ho sempre ammirato quello che Federica riesce a tirare fuori in gara. Tante volte lei in allenamento non scia così bene come in gara, dove tira fuori tutta la grinta che le permette di essere sempre davanti.
Questa stagione sei già salita 6 volte sul podio. Oltre alla vittoria di Killington e alla tripletta di Bansko, quale podio ti ha emozionata di più?
Sì, sicuramente la vittoria di Killington mi ha emozionato molto e anche la tripletta a Bansko perchè era il mio primo podio in discesa libera. Mi ha dato tanta soddisfazione anche il podio in superG sempre a Bansko. E mi ha lasciato molto il secondo posto di Lienz, perché il gigante mi dà sempre quel qualcosa in più. Nella prima manche ero dietro solo a Mikaela Shiffrin e quando nella seconda ho tagliato il traguardo e sono arrivata prima, è stata una grande emozione.
Come desideri concludere la stagione?
Vorrei continuare con questa costanza ed essere sempre davanti. So che è difficile, perché la forma va e viene, ma mi pongo come obiettivo di essere sempre tra le prime.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Ghiacciaio Val Senales | 9/11 | 20-130 cm |
Racines Giovo | 6/9 | 10-47 cm |
San Domenico di Varzo | 6/7 | 40-150 cm |
Klausberg | 5/11 | 47-191 cm |
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