Marta e un futuro splendente con vista su Cortina: "Mondiali e Olimpiadi su una pista che adoro è un sogno"

Sci Alpinol'intervista

Marta e un futuro splendente con vista su Cortina: "Mondiali e Olimpiadi su una pista che adoro è un sogno"

Marta Bassino si è raccontata, da quel giorno a Killington sino alle prospettive tra gigante e velocità, nel corso della puntata di "Puppo&Ambesi Live by night" a lei dedicata e che potete rivedere su NEVEITALIA.

Un fiore sbocciato nel corso di una stagione storica per lo sci femminile italiano, e non solo per merito di Federica Brignone e delle coppe conquistate.

C'è tanto di Marta Bassino nell'Italsci che ora propone un vero squadrone nel panorama mondiale, con la 24enne di Borgo San Dalmazzo ormai certezza assoluta del gruppo di Gianluca Rulfi e non solo una promessa come veniva definita sino a 12 mesi fa. La prima vittoria ottenuta nel gigante di Killington, la continuità nella “sua” specialità, la crescita in velocità e il quinto posto finale nella classifica generale di Coppa del Mondo, grazie anche ai podi ottenuti in cinque diverse discipline.

Si è parlato della crescita esponenziale della cuneese (la prima della sua provincia a vincere in CdM) nel salotto ospitato da NEVEITALIA, con Marta intervistata da Dario Puppo e Massimiliano Ambesi. Dai primi passi sugli sci fatti nel modo giusto (“papà mi ha sempre guidata con l'intento di farmi divertire, credo sia stata la chiave per avere un percorso di crescita graduale”), sino appunto al record dei podi ottenuto dalla discesa sino ai paralleli, come solo Gustavo Thoeni riuscì a fare in casa Italia, ben 45 anni fa. “Quello che mi ha reso fiera è stata proprio la capacità di emergere in più discipline, anche se sulla velocità ci lavoravo da anni e mancava il grande passo in avanti, che ho fatto nell'ultimo anno grazie agli allenamenti e all'esperienza fatta su certe piste. Rulfi, già 3 anni fa, mi indicò chiaramente di percorrere questa strada”.

Ora Bassino è entrata ufficialmente nel gruppo elite assieme a Brignone e Goggia, anche se in realtà poco cambierà rispetto allo scorso anno quando già lavorò dall'estate al fianco delle due punte azzurre. “Ora vedremo come adattarci a questa situazione che condizionerà gli allenamenti, di certo la scelta dello Stelvio è fondamentale per noi – commenta la piemontese in merito – Per quanto riguarda Ushuaia e la trasferta in Argentina, io ancora spero si possa fare perchè non è facile sostituire sui nostri ghiacciai il lavoro che svolgiamo da quelle parti”.

Se in molti ora pronosticano una Marta Bassino da lotta per la Coppa del Mondo a breve-medio termine, ci sono due grandi eventi che la stellina azzurra potrà giocarsi in casa: i Mondiali 2021 e le Olimpiadi 2026, sempre sulle piste di Cortina. “Un luogo e un tracciato che adoro, l'Olympia delle Tofane è una pista tra le più belle e divertenti che abbia mai fatto, mentre in gigante ho potuto gareggiarvi solo ai campionati italiani assoluti.

Peccato non aver disputato lì le finali, spero ci sia l'occasione per allenarsi prima dei Mondiali. Alle Olimpiadi manca tanto tempo, ma è vero che si tratta di un'occasione grandiosa e bellissima. Per me le gare in Italia sono sempre speciali, figuriamoci in eventi di questa portata...”.

Quel primo successo a Killington, raccontato... così: “Non so perchè noi italiane siamo sempre andate forte su quella pista, dal primo podio di Sofia alla vittoria di Fede, in realtà è anche banale e quest'anno pure accorciata, avendo tolto causa vento le prime porte sul ripido. Emozioni incancellabili nella mia memoria, e il bello è che non sapevo neanche che Federica fosse in testa prima che scendessi. Meglio così, visto che mi trovavo al comando per la prima volta in carriera”.

A proposito di piste preferite, Marta si è detta felicissima del ritorno di Kronplatz in Coppa del Mondo, per un gigante dove ha sempre fatto benissimo (due terzi e un quarto posto nelle tre partecipazioni dal 2017 al 2019, ndr): “A casa di Manuela Moelgg, una persona che stimo tantissimo e mi ha letteralmente cresciuta in squadra, e dove sono sempre andata forte. L'Erta è una pista completa, c'è proprio tutto e il feeling è naturale”.

Cosa c'è nel futuro, in particolare nella programmazione delle gare per la prossima stagione? “Sinceramente alla generale non penso perchè mi sembra un obiettivo poco concreto – l'analisi della cuneese – Ragiono quindi sul tentativo di ottenere più podi possibili, perchè il risultato finale arriverebbe di conseguenza. Lo stesso vale per le coppe di specialità.

Ad esempio la scorsa stagione c'era la possibilità di fare qualche slalom, ma ho scelto di evitare per non disperdere energie e rendere al massimo nelle altre gare. Lo stesso discorso per alcune discese, ad esempio Lake Louise e Sochi, e anche il prossimo anno valuteremo in corsa quali gare saltare, perchè fare tutto non è possibile”.

Nel video che trovate nell'articolo trovate l'intera puntata.

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