Mikaela, il fuoco dentro che arde e una coppa da giocarsi nonostante tutto. "Non c'è felicità, ma orgoglio"

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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Mikaela, il fuoco dentro che arde e una coppa da giocarsi nonostante tutto. "Non c'è felicità, ma orgoglio"

Viaggio nei sentimenti di Shiffrin dopo il primo, emozionantissimo successo della sua "seconda carriera". L'abbraccio delle compagne di squadra, il rispetto delle rivali. Numeri da capogiro e scelte da fare.

E' come se fosse la mia prima vittoria”. Quella di una seconda carriera, perchè c'è un prima e un dopo nella vita, sportiva e non, di Mikaela Shiffrin, legata chiaramente alla tragedia per la morte del papà, nel primo week-end dello scorso mese di febbraio. Seguita dal tentativo di rientro, con la coppa che finisce anzitempo, il lockdown, tutti i problemi extra sci da gestire (papà Jeff seguiva ogni aspetto finanziario dell'immenso patrimonio di Mikaela), quelli psicologici di voler rientrare subito ad un alto livello, da qui la rinuncia a Soelden con i pochi allenamenti sostenuti, al di là del mal di schiena “ufficiale”.

Ieri a Courchevel il successo n° 67 in Coppa del Mondo è stata emozione pura per lei, per tutti coloro che vivono la quotidianità (comprese le giovani compagne di squadra, che le hanno fatto una festa infinita) e anche per l'intero ambiente del circo bianco, anche se Mikaela è sempre stata vista come una marziana sotto molti punti di vista. D'altronde, è la condanna dei numeri 1, ad ogni livello.

Non posso dire di essere felice, ma orgogliosa – ha raccontato ancora nel post gara a ORF – Non sapevo se avrei mai potuto raggiungere di nuovo il mio livello precedente, ma oggi non ho sciato da sola. Così tante persone mi hanno sostenuta e l'ho fatto per i miei allenatori, per mia madre, per la mia famiglia”. Sui social non ha mancato di inviare un saluto “alle persone gentili secondo le quali ho perso il mio fuoco per sempre. Questo è per voi e per ogni singola persona che invece mi sta aiutando a riavere indietro quel fuoco”.

Ci sono state le belle parole di Tessa Worley (“Mikaela è fortissima, non solo come atleta), così come delle azzurre, Bassino e Brignone. “Gareggiare con queste donne è qualcosa di speciale – ha detto Mikaela in merito - Tutti vogliono vincere, è ovvio, ma possiamo pensare anche oltre allo sciatore. E questa è forse la cosa migliore della giornata, oltre alla vittoria”.

 

NUMERI E SCELTE

 

Vittorie in Coppa del Mondo? Sessantasette, dopo 323 giorni di attesa da quel super-g di Bansko (in lotta proprio con Bassino, seconda, e Brignone che uscì sul più bello, praticamente a ruoli invertiti rispetto a ieri) che chiuse, di fatto, la sua stagione 2019/2020. Un numero che pareggia Marcel Hirscher al terzo posto all time, con Ingemar Stenmark a quota 86 davanti a tutti e Lindsey Vonn a 82, unica donna che ancora precede Shiffrin.

Perla numero 12 in gigante, podio n° 98, quinto sigillo a Courchevel (il terzo tra le porte larghe) e ora delle scelte da fare.

Parliamo di chances in ottica Coppa del Mondo generale, anche se Mikaela l'ha esclusa dai pensieri parlando alla stampa proprio prima dei giganti di Courchevel. “Mi concentrerò sulle discipline tecniche, la lotta per la generale è affare altrui”. Vera la prima parte della frase, almeno nei programmi delle prossime settimane, un po' meno la seconda considerato che la fuoriclasse di Eagle già lottava per il “coppone” ai tempi in cui discesa e super-g non erano praticamente nei suoi pensieri. Certo, vincendo anche nella velocità era diventata irraggiungibile per tutte e, ora come ora, nelle discipline tecniche non ha il margine per permettersi di dominare tutte le gare o quasi, specialmente in gigante ma anche in slalom con una grande rivale come Vlhova.

Tempo di scelte, quindi, dopo aver già saltato Soelden e il parallelo di Lech, oltre ai super-g di Sankt Moritz poi cancellati (e recuperati verosimilmente a gennaio, quando Shiffrin dovrebbe esserci). Lei ha escluso Val d'Isère dai pensieri, con l'opening di velocità al via mercoledì con la prima prova di discesa, poi ci sarà ovviamente a Semmering per gigante+slalom post natalizio e sulla collina di Sljeme per lo slalom di Zagabria, ma sarà probabilmente dal successivo appuntamento di Sankt Anton (discesa e super-g il 9-10 gennaio 2021) che capiremo se la Regina Mikaela potrà tornare a competere su tutti i terreni, con la fiducia necessaria a livello mentale, fisico e tecnico. E saranno le prossime tre settimane, con buoni spazi in calendario per allenarsi, dopo aver saltato buona parte della preparazione estivo-autunnale, quelle decisive in tal senso.

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