Nicol Delago: "Non vedo l'ora di gareggiare in Val Gardena sulla pista di casa dove sono cresciuta"

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Nicol Delago: "Non vedo l'ora di gareggiare in Val Gardena sulla pista di casa dove sono cresciuta"

Reduce dal quinto posto nella discesa libera di Lake Louise, Nicol Delago, originaria di Selva di Val Gardena, adessi conta i giorni per gareggiare sulla Saslong, la pista dove è cresciuta e dove si è innamorata dello sci, uno sport che in famiglia è una tradizione sin dai tempi in cui gareggiavano gli zii Oskar e Karla Delago.

La stagione è iniziata molto bene con il quinto posto nella discesa libera di Lake Louise. Cosa è cambiato in te rispetto alle passate stagioni?

Quest’estate ho cercato di fare una buona preparazione, soprattutto atleticamente. Ho cercato di curare i dettagli per essere pronta già a inizio stagione. Anche sugli sci abbiamo lavorato molto bene, abbiamo trovato sempre delle buone condizioni. Sicuramente lo staff mi ha aiutato molto a crescere, a migliorare e a fare questo piccolo step.

C’è qualche atleta della squadra azzurra che hai preso come esempio per migliorarti?

Credo che da ognuna di loro si possa imparare qualcosa. Mi hanno accolta bene sin dal primo anno che sono entrata in squadra. Hanna Schanrf ed Elena Fanchini mi hanno sempre dato dei consigli. Hanna, tutt’ora che è infortunata, prima della gara di Lake Louise mi ha detto qual era il punto chiave della pista e come cercare di farlo. Sicuramente devo tanto anche a loro.

Prossima tappa è la Saslong, la pista di casa dove tu sei cresciuta. Che effetto ti fa gareggiare in Val Gardena?

È incredibile. Quando mi hanno detto che avremmo gareggiato in Val Gardena non ci credevo perché non avrei mai pensato che ci sarebbe stata questa possibilità. È un’emozione unica. È la pista che si trova vicino casa mia, dove sono cresciuta e che mi ha permesso di vivere sempre questa passione. Gareggiare in casa sarà una cosa spettacolare, non vedo l’ora.

Quando sei a casa ti alleni sulla Saslong?

No, faccio campo libero. È sempre difficile chiuderla per fare allenamento.

Quali sono secondo te i punti della pista dove si può fare la differenza e magari vincere la gara?

La partenza dovrebbe essere al muro del Sochers, sarà un tracciato molto corto. Quindi bisognerà dare il massimo da cima in fondo. Poi bisognerà vedere anche come preparano la pista, le gobbe e come sarà il tracciato.

Essendo la pista di casa, ti verranno a fare il tifo molte persone del tuo paese.  Ti mette pressione?

No, voglio godermi la giornata. Non vedo l’ora, sono contentissima di poter gareggiare in casa. Cerco di concentrami sulla mia prestazione, a pensare di sciare bene senza farmi troppo influenzare da quello che sta attorno.

I tuoi zii, Oskar e Karla Delago, sono stati due ex azzurri della Coppa del Mondo di sci. Che rapporto hai con loro, ti danno consigli?

Con mio zio Oskar ho un bellissimo rapporto. Spesso dopo le gare che guarda in tv, mi scrive e mi dà un po’ di consigli. Mi aiuta tanto.

Oltre agli zii c’è anche una sorella Nadia che partecipa alle gare di Coppa Europa. Il talento a casa Delago è di famiglia?

Sì, essendo cresciute in Val Gardena abbiamo messo sin da piccole gli sci ai piedi e ci è stata trasmessa da subito questa passione. Credo che entrambe dobbiamo ringraziare i nostri genitori che ci hanno sempre permesso di fare questo sport e che hanno fatto tanti sacrifici per permetterci di vivere questo sogno.

Con il quinto posto di Lake Louise potresti far parte del contingente azzurro per i Mondiali di Åre. Per te si tratterebbe della prima partecipazione a un Mondiale…

Sì sarebbe il mio primo Mondiale. Sicuramente è un obiettivo di questa stagione, ma adesso cerco di pensare gara per gara, giorno giorno e poi alla fine si faranno i calcoli.

 

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