RSI, per la quale ha lavorato negli ultimi anni da commentatore tecnico, e la prima intervista a Mauro Pini dopo l'ufficialità dell'accordo quale nuovo tecnico di Petra Vlhova. "Accordo di un anno più opzione, ma già pensiamo al prossimo ciclo olimpico".
Lunedì 3 Maggio 2021
Un'occasione unica, “perchè una chiamata del genere ti fa fermare e riflettere, con un certo orgoglio e piacere”.
Parola di Mauro Pini, raggiunto dai colleghi della RSI, la Radiotelevisione svizzera con la quale ha collaborato negli ultimi anni, voce tecnica dei massimi eventi del suo mondo, quello del circo bianco nel quale ora rientra da allenatore. Il 56enne ticinese, poche ore dopo l'ufficialità dell'accordo con Petra Vlhova, si racconta verso questa nuova avventura che segue quelle affrontate nel settore femminile guidando Maria Rienda Contreras, la “prima” Lara Gut, la stessa Tina Maze e nel mezzo le varie esperienze con più ruoli in Swiss Ski, prima appunto di dedicarsi ad altro, compreso l'incarico alla direzione degli impianti di risalita nella sua Airolo.
Già al fianco di Petra sulla neve di Jasna, Pini ha parlato delle “qualità caratteriali che ad oggi la rendono una delle migliori sciatrici al mondo, se non la migliore. Sì, già cinque anni fa c'era stata la possibilità di allenarla, ma non era il momento giusto per entrambi. Da parte loro a livello soprattutto organizzativo, finanziario e di mezzi, da parte mia per ragioni familiari con i figli piccoli a casa.
Ci ritroviamo ora, si vede che doveva andare a finire così...”.
Un ritorno in grande stile per il ticinese, dopo anni sempre vicino al mondo dello sci, ma con altri ruoli. “Il fuoco c'è sempre stato, questo è un mestiere particolare e devi avere la fiamma dentro. Io ce l'ho ancora e non ho paura di avere tutto da perdere. Il rischio fa parte del mestiere, è una questione di energia e di sentire di poterlo fare. Non avrei mai iniziato questo percorso se non ci fossero stati i presupposti”.
C'è anche l'idea di poter portare la vincitrice della Coppa del Mondo ad allenarsi proprio ad Airolo. “Sarebbe bello, qui ci sono diversi progetti sul tavolo. Per il momento l'accordo con il team di Petra è di un anno più opzione, come ho sempre fatto in carriera, ma l'intenzione è di guardare avanti, direttamente al prossimo ciclo olimpico. Pechino? Certo è un grande stimolo anche per me, avendo vissuto le emozioni vere di due Olimpiadi, so cosa ci aspetta...”.
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