Romane Miradoli, che amarezza: la stagione della miglior velocista francese è già finita

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Romane Miradoli, che amarezza: la stagione della miglior velocista francese è già finita

Fatale la caduta nella prima manche del gigante odierno: rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro. Il pensiero di Worley, sul podio dopo oltre un anno, per la compagna di squadra.

Una giornata di festa da una parte e di grande amarezza dall'altra. La Francia trova il suo primo podio stagionale nel settore femminile grazie alla sua miglior interprete, una campionessa come Tessa Worley tornata là davanti ad oltre un anno dall'ultima top 3, sempre un terzo posto nel gigante di Soelden che aprì la scorsa stagione.

A Courchevel, però, la seconda gara tra le porte larghe sulla Stade Emile-Allais è costata la stagione a Romane Miradoli: la velocista numero 1 dell'Equipe de France, caduta nel corso della prima manche (affrontata con il pettorale 66, su una pista in condizioni davvero critiche), si è procurata infatti la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, come ha comunicato oggi pomeriggio la stessa federsci francese.

Nei prossimi giorni l'operazione, sotto i ferri del dott. Sonnery Cottet, per la 26enne transalpina che aveva cominciato benissimo con il 13° posto a Soelden ed era pronta a giocarsela per le prime posizioni nelle sue discipline, a partire dalle gare veloci di questa settimana a Val d'Isère.

E il pensiero alla compagna di squadra è arrivato anche dalla stessa Tessa Worley: “E' stata una giornata speciale, con emozioni molto diverse e una grande amarezza per Romane – le dichiarazioni della bi campionessa del mondo di gigante a Ski Chrono – Oggi sono stata molto fortunata, Mikaela, Federica e Marta sono state fortissime nella prima manche e io ero distante, non troppo soddisfatta. Nella seconda ho commesso un errore, ma ho ero veloce. E' un podio molto importante per la testa e la fiducia, che è mancata negli ultimi tempi visto che tra ottobre e novembre, pur avendo fatto una buona preparazione, le cose non mi venivano e le domande sono state tante.

Tutto lo staff della nazionale e gli allenatori mi hanno aiutata a semplificare le cose e tornare alla mia sciata naturale, anche se posso e devo migliorare”.

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