Romane Miradoli punta a salire ancora di livello: "Voglio inserire costantemente anche il gigante"

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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Romane Miradoli punta a salire ancora di livello: "Voglio inserire costantemente anche il gigante"

La polivalente francese sta trovando una dimensione di alto profilo, come prometteva da giovanissima. E a Les Deux Alpes si sta preparando in "condizioni magiche": si è raccontata ai colleghi di Ski Chrono.

Romane Miradoli è il punto di riferimento della nazionale francese di velocità, ma più in generale del movimento transalpino in rosa, se consideriamo che nell'ultima stagione è stata la migliore dell'Equipe de France nella classifica assoluta di Coppa del Mondo, 17esima con 330 punti raccolti e il 12° posto finale nella sua disciplina preferita, il super-g.

Certo, senza i suoi problemi fisici rimane Tessa Worley il faro del team, gigante in primis, ma la classe '94 di Flaine, la località sciistica dell'Alta Savoia dov'è cresciuta, nell'annata 2019/2020 sembra aver salito un altro gradino ed è attesa a quell'esplosione che tanti le indicavano da quando junior ha conquistato tre medaglie ai mondiali (senza titoli) e infilato una bella serie di successi in Coppa Europa.

E' vero, nella scorsa stagione di Coppa del Mondo non è riuscita a migliorare i due quinti posti del gennaio 2019, tra la discesa di Cortina e il super-g di Garmisch, che rimangono i migliori piazzamenti in carriera, ma la costanza è stata differente rispetto al passato e su più discipline. Come ha raccontato in un'intervista a Ski Chrono, Romane punta ad inserire ora stabilmente il gigante nel suo carnet: “Il programma prevede quattro discipline, combinata compresa, e penso che proverò anche il gigante parallelo – ha raccontato da Les Deux Alpes, dove si sta allenando con la nazionale – Qui abbiamo trovato condizioni magiche per lavorare, ho fatto anche un po' di slalom, ma sto lavorando principalmente con la squadra di gigante”.

Dalla velocità alle porte larghe, il segreto per migliorare ancora è uno solo... e al tempo stesso tanti: “Contano i dettagli, mille aspetti da curare legati alla tecnica e alla fiducia che ti può dare la stabilità raggiunta. La prossima stagione a rischio? Ci sono tante incertezze, ma a fine giugno non voglio pensarci troppo, ma spero soprattutto che ci si possa allenare bene in autunno. E' cruciale soprattutto la trasferta a Copper Mountain a novembre: se non sarà possibile andarci cambierà parecchio, perchè lì puoi svolgere buona parte del lavoro in velocità che ti tornerà utile per tutto l'anno”.

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