Ora è ufficiale, le sorelle di Montecampione appendono gli sci al chiodo. "Ci riteniamo fortunate".
A poche settimane dal ritiro di Johanna Schnarf, la nazionale azzurra di velocità perde altre due pedine importanti e che hanno fatto la storia negli ultimi 15 anni. Era nell'aria e da oggi è ufficiale, il ritiro dall'agonismo delle sorelle Fanchini, Elena e Nadia, che assieme hanno deciso di lasciare il circo bianco. Nadia, diventata mamma di Alessandro nello scorso mese di dicembre, ha conquistato due vittorie in carriera in Coppa del Mondo (in super-g a Lake Louise e in discesa a La Thuile) e due medaglie mondiali in discesa (bronzo a Val d'Isère 2009 e argento a Schladming 2013), passando tra mille infortuni e le beffe olimpiche che le hanno tolto la gioia di una medaglia a cinque cerchi che avrebbe probabilmente meritato. “Vivo questa nuova fase della mia vita in modo particolare per quanto sta succedendo in Italia e nel mondo – racconta l'atleta di Montecampione - Ho cominciato a gareggiare con Elena e insieme finiamo.
Il momento del ritiro dalle competizioni è comunque difficile, da atlete sappiamo che prima o poi arriva, però quando hai vissuto così tanti anni lo sport che ami, ti rimane un po' di tristezza nel cuore. E' stata una carriera ostacolata da troppi infortuni, che mi hanno impedito di raggiungere i traguardi che mi ero prefissata, ma dobbiamo accettare ciò che il destino ci ha dato. Adesso stiamo entrambe bene e ci riteniamo fortunate”.
Personalmente, ogni podio mi ha lasciato emozioni particolari, è chiaro che quando raggiungi una medaglia in un Mondiale rimani colpita. Diciamo che la mia attività è stata costellata comunque da tante belle giornate, così come quando sono tornata fra le migliori sette nel gigante di Coppa del Mondo. Fortunatamente nel mio cuore conservo tanti bei ricordi. Sicuramente mi lascia l'amaro in bocca il quarto posto nel gigante olimpico di Sochi e l'ultima gara disputata a Soldeu nel 2019 conclusa al quarto posto. Ma in quella giornata c'era scritto il mio destino: indossai il pettorale numero 17, lo stesso giorno in cui è nato mio figlio Alessandro.
Del mio ambiente mi mancherà tutto: l'adrenalina, le compagne di squadra, lo staff, gli allenatori e tutto l'ambiente federale che ringrazio, sono stata veramente bene con tutti. Il mio prossimo futuro è fare la mamma, rimarrò nel Gruppo Sciatori Fiamme Gialle e mi piacerebbe molto poter stare nel mondo dello sci”.
C'è grande commozione anche nelle parole di Elena, uscita oltretutto vincitrice nel suo recentissimo passato dalla battaglia con il cancro. Anche per la più esperta delle sorelle, due perle in CdM (discesa di Lake Louise 2005 e, quasi dieci anni più tardi, il bis a Cortina), con l'argento mondiale di Bormio 2005 ad avviare la sua grande avventura nel circo bianco. “Cominciai la carriera con quei bellissimi Mondiali in cui vinsi un po' a sorpresa l'argento in discesa, sembra lontano ma in realtà è passato tutto con grande velocità - racconta - Rimane tanto rammarico per non avere chiuso la mia vita agonistica in pista, è stata una scelta sofferta, ma non ho potuto fare altrimenti, perchè ho dovuto concentrarmi sulla mia salute. Non riuscirò più a tornare ad alto livello, non dimenticherò mai niente di tutto ciò che ho vissuto e rifarei tutto mille volte, errori compresi.
Ho gioito, ho sofferto, tutte emozioni che porterò sempre dentro di me, così come porterò questa sacra fiamma che mi tiene viva. I controlli relativi alla mia salute stanno andando bene, gli ultimi due anni sono stati difficili, spero di continuare a vivere una vita normale, sicuramente rimarrò nelle Fiamme Gialle e nel nostro mondo. Il giorno della medaglia iridata è stata la più bella della mia vita, se ripenso alla mia carriera ci sono stati infortuni, il rammarico più grande è quello di non essere mai riuscita a fare una stagione intera senza incidenti, però la gioia di rientrare in pista ha sempre avuto la meglio”.
Il Presidente Flavio Roda ha voluto ringraziare le campionesse bresciane per il contributo dato in tutti questi anni: “Il ringraziamento mio e di tutta la federazione va a tutta la famiglia Fanchini per quanto è riuscita a trasmetterci in questi anni - dice il numero 1 della FISI - La loro passione ha fatto breccia nei nostri cuori, i ripetuti infortuni patiti in carriera da Elena e Nadia hanno restituito loro maggiore carica e attaccamento allo sci anzichè indebolirle. Rimangono per tutti noi un esempio da seguire, avrebbero meritato maggiore fortuna nella vita sportiva. Auguro a entrambe il meglio per il futuro”.
Elena e Nadia saranno ospiti oggi pomeriggio, a partire dalle ore 15.00, sulla pagina facebook della FISI per una diretta aperta ai tifosi, con “FISI Private Room”, che rappresenterà una bella occasione per gli appassionati di ringraziare a loro modo due campionesse che hanno scritto una pagina di storia importante nello sci azzurro.
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