Sofia e quel feeling ritrovato con la vera... Goggia. Senza Lake Louise, da Sankt Moritz si può sognare

Foto di Redazione
Info foto

2020 Getty Images

Sci Alpinofocus azzurro

Sofia e quel feeling ritrovato con la vera... Goggia. Senza Lake Louise, da Sankt Moritz si può sognare

Il 6° posto di Soelden deve essere solo l'inizio per la bergamasca, che ha ritrovato stimoli e velocità. Il 5-6 dicembre comincerà davvero la sua stagione sulla pista dove ha ottenuto l'ultimo successo.

Due giorni in palestra per lavorare subito duro, in attesa di tornare sulla neve dopo l'intenso lavoro pre Soelden svolto tra Hintertux e Val Senales.

Per Sofia Goggia è stato un ottimo opening, quello sul Rettenbach che l'ha vista cogliere la sesta posizione finale. Certo, abbastanza distante dal podio di Petra Vlhova e ancor più dalle due compagne di squadra Bassino e Brignone, che ha definito “il riferimento mondiale del gigante”, ma quanto fatto vedere dalla bergamasca nel primo gigante stagionale fa ben sperare eccome.

Non tanto e non solo sul piano tecnico, anche perchè sul ripido c'è ancora tanto da lavorare come hanno dimostrato i parziali sul murone del Rettenbach, in entrambe le manche, quanto per la velocità che Sofia ha potuto esprimere nei tratti a lei più congeniali e la motivazione ritrovata, fondamentale per una col suo carattere. “Ho capito quanto mi era mancato lo sci”, ha detto Goggia nel post gara. Parole che contano, eccome.

Se il parallelo di Lech del prossimo 13 novembre, l'unico della stagione, non può essere preso come riferimento praticamente per nessuno, ecco che la vera stagione dell'olimpionica comincerà il 5-6 dicembre a Sankt Moritz, su quell'Engiadina dove ha ottenuto, il 14 dicembre 2019, l'ultima vittoria in Coppa del Mondo. Proprio in super-g, ovvero le due gare che vedremo sulla tostissima pista elvetica, e in quel giorno dove il podio venne completato da Federica Brignone, distante 1 solo centesimo, e Mikaela Shiffrin.

Senza Lake Louise, mai troppo amata da Sofia, il calendario potrebbe già dare una mano per trovare quella continuità necessaria per lottare in ottica coppe di specialità e... generale. Sì, perchè la vera Goggia (terza nella overall 2016/17) può pensare di lottare eccome con tre discipline a disposizione e l'eliminazione totale di combinate e (fa eccezione appunto Lech) paralleli.

La chiave? Il gigante, appunto, dove non sale sul podio dal 6 gennaio 2018 (3° posto a Kranjska Gora, ma la 2^ manche sembrava quasi un... super-g) e, in realtà, non si esprime da ancor più tempo sui livelli del magico 2016/17. Una disciplina nella quale Sofia non ha mai vinto in CdM, ma il rientro nella top 15 è il primo passo per tornare vicina al podio. E a quel punto potrebbe accadere di tutto...

© RIPRODUZIONE RISERVATA
102
Consensi sui social

Più letti in scialpino

Goggia e l'esempio di Brignone e Baggio, il lavoro a Soelden con Shiffrin e l'attesa per Beaver Creek

Goggia e l'esempio di Brignone e Baggio, il lavoro a Soelden con Shiffrin e l'attesa per Beaver Creek

La bergamasca ha ripreso a lavorare a pieno regime, ultime giornate di velocità in Austria prima della partenza per gli Stati Uniti. La vittoria di Federica sul Rettenbach, è il nostro faro e un'ispirazione per tutte le compagne, il ricordo dell'incontro con Roberto Baggio e un obiettivo chiarissimo: farsi trovare pronta alla prima discesa della Coppa del Mondo, il 14 dicembre sulla Birds of Prey.