Sophie Mathiou: "Sogno di gareggiare in gigante in Coppa del Mondo"

Sophie Mathiou: 'Sogno di gareggiare in gigante in Coppa del Mondo'
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Sci AlpinoINTERVISTA

Sophie Mathiou: "Sogno di gareggiare in gigante in Coppa del Mondo"

Dopo il primo podio in Coppa Europa conquistato lo scorso 10 febbraio nel gigante di Oberjoch, Sophie Mathiou racconta a NEVEITALIA le sue sensazioni al cancelletto di partenza, l’infortunio al ginocchio, il rapporto con la nonna Roselda Joux e la zia Sonia Viérin (ex atlete di CdM di sci) e il sogno di gareggiare in gigante in Coppa del Mondo.

Sophie Mathiou, 23 anni di Gressan, specialista delle discipline tecniche, sta tornando a mostrare il suo talento. Nel 2021, sulle nevi di Bansko, vinse la medaglia d’oro in slalom ai Mondiali Juniores, risultato che da regolamento le permise di esordire in Coppa del Mondo con la partecipazione alle Finali di Lenzerheide.
La valdostana disputò anche qualche altra gara di slalom del massimo circuito nella stagione successiva, ma a dicembre del 2022 si ruppe il crociato e il menisco del ginocchio sinistro. Un infortunio che la costrinse a fermarsi e a dover recuperare e riprendere confidenza tra i pali dopo la riabilitazione.
Oggi Sophie Mathiou è ancora una scommessa dello sci alpino e sogna di poter gareggiare in un gigante di Coppa del Mondo, magari proprio a Sestriere il prossimo 21 e 22 febbraio.

Hai conquistato il tuo primo podio in Coppa Europa con il secondo posto nel gigante di Oberjoch. Cosa rappresenta per te questo risultato?
È un obiettivo raggiunto, era da un paio di anni che desideravo togliermi questa grande soddisfazione. Ho fatto una buona prova, ho sciato molto bene. Dopo la prima manche, dove ero quinta a tre decimi dalla svizzera Janine Schmitt (in testa nella classifica provvisoria), ho preso fiducia e ho cercato di sciare allo stesso modo anche nella seconda manche.

Ora si potrebbe pensare ad un tuo ritorno in Coppa del Mondo?
Ho disputato solo gare di slalom in Coppa del Mondo, partecipare ad un gigante sarebbe un sogno perché è la disciplina che preferisco. Dopo i Mondiali di Saalbach, ci sarà Sestriere. Spero in una convocazione.

Come vivi il giorno delle gare?
Ci sono delle gare, come in slalom, dove mi aspetto molto di più da me stessa. È una disciplina che mi è sempre venuta bene, ho sempre colto grandi risultati però per ora non mi sta regalando quello che in gigante sto riuscendo a fare. In slalom sono un po’ più indietro forse tecnicamente in alcune piste. In gigante cerco di non crearmi troppe aspettative. Prima della seconda manche ho avuto dei momenti dove ero un po’ agitata, ma poi ho cercato di fidarmi di me stessa e di come stavo sciando.

Hai un Mental Coach?
Si, ho iniziato da quest’anno un percorso e sono seguita anche da una psicologa. È un aiuto soprattutto quando sono agitata e mi aiuta fare degli esercizi di respirazione.

Quali sono le piste adatte alle tue caratteristiche?
In gigante sui pendii un po’ più piatti riesco a sciare veloce. Anche sui dossi. Quando è tanto ripido faccio più fatica.

Ci sono atlete azzurre a cui ti ispiri?
Ce ne sono tante, ma Sofia Goggia e Federica Brignone ad oggi stanno portando a casa grandi risultati. Mi piacerebbe molto diventare come loro.

Dopo il grave infortunio al ginocchio sinistro, quanto è stata dura tornare ai tuoi livelli attuali?
La scorsa stagione è stata quella di rientro dove ho fatto tanta fatica, soprattutto in slalom, non riuscivo a fidarmi. Con il tempo e l’allenamento i risultati sono riusciti ad arrivare.

Tua nonna Roselda Joux e tua zia Sonia Viérin sono due ex atlete di sci di Coppa del Mondo, che rapporto hai con loro?
Mia nonna è sempre sul pezzo, mi chiede come vanno gli allenamenti, segue i live delle mie gare oppure mi guarda su youtube quando le trasmettono. Anche con mia zia ho un bel rapporto, lei abita a Gressoney e spesso vado lì ad allenarmi. Inoltre sua figlia, Tatum Bieler, è in squadra con me, quindi ci supportiamo a vicenda.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Continuare a fare bei risultati in Coppa Europa sino alla fine della stagione ed esordire in gigante in Coppa del Mondo.

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